incontrai in una cafeteria della calle 8 il fratello di Orlando Bosch che, senza minimamente sapere con chi stesse parlando, mi raccontò i piani che avevano per fargli un attentato visto che lo consideravano un "agente di Castro"
non dubito dell'incontro, dubito della sanità mentale di uno che svela i piani segreti per fare un attentato, al primo sconosciuto che incontra al bar.