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Coppa del mondo Volley Ball - Italia chiude con un 3 - 1 all Iran, per ora niente Olimpiadi

Ultimo Aggiornamento: 04/12/2011 16:28
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29/11/2011 17:06
 
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Italia, la paura dura un set Argentina battuta 3-1

HAMMATSU (Giappone), 29 novembre 2011

Gli azzurri di Berruto cedono 34-36 la prima frazione, poi si sciolgono e vincono 3-1: venerdì sfida decisiva con la Polonia. Il pass olimpico è ancora possibile



Italia-Argentina 3-1 (34-36, 25-20, 25-19, 25-20)

Con un'altra prestazione grintosa e determinata l'Italia conquista la sesta vittoria in questa Coppa del Mondo e si presenta alla vigilia dell'ultima fase del torneo, quella di Tokyo, con in mano propria le possibilità di qualificarsi per l'Olimpiade di Londra al primo tentativo. Molto dipenderà dallo scontro diretto contro la Polonia, in programma venerdì. Grandissima nel carattere la reazione azzurra dopo un primo set in cui si è visto l'Italia andare sotto nel punteggio e perdere ai vantaggi un set infinito. Altre squadre a questo punto avrebbero forse mollato, il merito degli azzurri è stato quello di ripartire dai propri errori e appoggiandosi al servizio di inchiodare l'Argentina.

Infinito primo set — Formazioni titolari, per l'Argentina fare lo sgambetto all'Italia è "fondamentale", se il Brasile si qualifica qui per i Giochi, i ragazzi di Weber hanno altissime possibilità di farlo nel girone continentale sudamericano. Lo si capisce bene nel primo set, quando Quiroga e soci, ispirati da un De Cecco (gioca a Monza) in grande spolvero, stanno sempre attaccati agli azzurri, che forzano molto al servizio, ma sbagliano anche tanto in questo fonamentale. L'Italia arriva per prima al set ball, ha anche tre occasioni per chiudere la frazione (una con tanto di rigiocata in mano), ma l'Argentina fa buona guardia e sfruttando i troppi errori in battuta degli italiani si conquista 9 palle set, l'ultima è fatale all'Italia ancora per una magia di De Cecco, con palleggio a una mano per Pereyra che chiude: 34-36.

Lasko superbomber — Molto simile al primo il secondo set con una serie infinita di cambi palla, l'Italia soffre (e si vede), ma non vuole mollare la sua grande occasione: aggrappata ora ai colpi di Lasko ora di Zaytsev. Sono proprio loro che provocano il break che poi si rivela decisivo (14-12). Weber richiama in panchina Quiroga per Poglajen, ma la battuta dell'Italia torna a fare danno. Lasko, sempre più miglior bomber dell'intero torneo, è il braccio armato, mentre piano piano i sudamericani allentano la presa: chiude un colpo di Savani. Parte bene l'Italia nel terzo parziale: una serie di battute del capitano Savani crea un break considerevole, ci prova ancora l'Argentina a restare attaccata agli azzurri, ma l'Italia questa volta non fa sconti. Ancora Lasko devastante, ancora Zaytsev, gli azzurri dopo due set in apnea ritrovano un po' di tranquillità e vanno sul 2-1 senza grossi patemi. Inizia bene anche il quarto parziale, l'Italia si avvantaggia con una serie di battute velenose prima di Fei (nel giorno del suo 32esimo compleanno) e poi di Travica scavano il solco fra Italia e Argentina.

La polonia "italiana" — Weber chiama in panchina anche Pereyra, mattatore del primo set, per un altro giovane Castellani (ennesimo figlio d'arte di questa squadra), ma l'Italia sente il profumo della meta e non molla più. Già questa sera gli azzurri si trasferiscono a Tokyo per l'ultimo girone. Venerdì troveranno la Polonia di Andrea Anastasi e Andrea Gardini che guida la classifica della Coppa del Mondo con una sola sconfitta al tiebreak. Stesso record (7-1) anche per la Russia.

Cuba-Russia 1-3. 28 punti di Mikhaylov

La Russia interrompe il bel momento di Cuba e conquista 3 punti d'oro sulla strada verso la Londra consolidando il suo temporaneo 2° posto alle spalle della Polonia che quest'oggi ha battuto l'Egitto.
La partita è stata vivace e interessante nei primi 2 parziali poi nel terzo e nel quarto set due grandi turni di battuta di Apalikov hanno scavato solchi irrecuperabili per Cuba che con una ricezione quasi sempre imprecisa ha fatto più fatica del solito in attacco (35%).
Nella Russia superba prestazione per Mikhaylov (28 punti col 62% in attacco, 4 muri e 1 ace) e bella prova di Volkov (13 punti, 67% in attacco, 4 muri, 1 ace), ma il premio di MVP è andato inspiegabilmente al libero Sokolov, spesso finito in difficoltà sulla tattica battuta float cubana, quest'oggi utilizzata più del solito.

La cronaca
1° set: Cuba parte con l'ace float di Mesa su Sokolov (8-6) e quello di potenza di Hernandez (11-7), ma quando spreca banalmente il contrattacco del possibile 13-8 è l'inizio di un black out che consente alla Russia di realizzare 7 punti consecutivi con Mikhaylov (8 punti nel set) a picchiare duro in battuta e in contrattacco: 12-15. La Russia tiene il vantaggio fino al 18-21 poi Cuba impatta con un muro su Tetyukhin (20-21) ed uno di Perdomo su Volkov: 22-22. Mikhaylov però non ci sta e regala il set alla Russia: attacco del 22-23, ace del 22-24, attacco del 23-25. Un solo punto nel set per Leon.

2° set: Cuba insegue per tutto il set. Una prima volta rientra dal 5-8 all'8-8 sfruttando un passaggio a vuoto di Khtey, poi la Russia torna ad allungare dapprima con un ace di Apalikov sul neoentrato Cepeda (al posto di Bell), 9-12, poi con un attacco di Hernandez: 12-16. Ci sono anche 2 dubbie decisione arbitrali a facilitare la Russia che arriva al massimo vantaggio sul 16-21. Un contrattacco di Leon (18-21) ed uno di Cepeda (20-22) accorciano le distanze, ma Volkov conquista comunque 3 set-point: 21-24. Mikhaylov commette un raro errore in contrattacco (22-24), poi arrivano i muri di Mesa su Mikhaylov (23-24) e del neoentrato Hierrezuelo (proprio per alzare il muro) su Khtey: 24-24. Apalikov ottiene il 24-25, ma Cepeda annulla (25-25), poi un muro su Mikhaylov (26-25) ed un contrattacco di Leon (7 punti nel set) danno il set a Cuba: 27-25.

3° set: Cuba parte bene e resta avanti fino al 9-7 poi una tripletta di Mikhaylov porta la Russia sul 10-12. Sul 15-17 va in battuta Apalikov che manda in tilt la ricezione cubana e ci resta fino al 15-22. Nel mezzo 1 ace, 2 muri e 2 errori in attacco di Cuba. Il set è in cassaforte e si chiude con un errore al servizio di Perdomo: 18-25.

4° set: Torna Bell al posto di Cepeda, ma subisce subito 2 ace da Apalikov: 0-3. Cuba non riesce a ricevere bene e a superare i tentacoli di Volkov in prima linea ed il punteggio arriva sullo 0-7. Entra Fiel (classe 1994) al posto di Perdomo, ma per fare punto serve l'errore in battuta di Apalikov: 1-7. Il tentativo di reazione di Cuba non va oltre il -4 (8-12) poi la Russia torna ad allungare (12-19) e nel finale Cuba cede di schianto visto che gli ingressi di Estrada e Bisset al posto di Diaz ed Hernandez non danno risultato: 12-25.


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- 'No hay mal que dure 100 años ni pueblo que lo resista'.

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