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La Dilma arriva a Cuba

Ultimo Aggiornamento: 05/02/2012 14:57
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02/02/2012 00:37
 
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La "nuova padrona" del latino America, stringe e conclude il sogno di Lula.

Produrre alcool a Cuba.... Come immaginavo Cuba sempre più Brasiliana, e quindi nella grande famiglia Cino/indio/ brasilera... [SM=g27987]

Interessante articolo tratto dal Manifesto.



FONTE: IL MANIFESTO | 31 GENNAIO 2012
L'AVANA- Occhi puntati su Dilma Roussef , sbarcata ieri all'Avana per la prima visita ufficiale come presidente del Brasile. La sua è una missione di estrema importanza per Raúl, impegnato sia a dinamizzare l'asfittica economia cubana con iniezioni di investimenti esteri, sia in un processo di riforme economico-sociali che può rafforzarsi con il sostegno di un leader della sinistra riformatrice latino-americana che, come Dilma, gode di forte consenso interno e internazionale. Ma anche per la prima presidente donna del gigante del sud è un viaggio importante (tanto che precede quello negli Usa) e non solo per confermare l'influenza geopolitica del Brasile in un Paese così ricco di suggestioni per i latino-americani, ma anche a livello personale. La sua decisione di opporsi alla dittatura militare brasiliana 40 anni fa e di incorporarsi nella guerriglia fu fortemente ispirata dalle idee di Fidel Castro. E proprio con il lider maximo cubano oggi avrà un incontro personale, a margine degli incontri ufficiali col presidente Raúl .
Lo scopo della missione è però chiaro: fare business con un Paese che ha una posizione strategica nel mar dei Caraibi e che cerca partner affidabili e non solo così politicamente «pesanti» come il Venezuela di Hugo Chávez. Non devono farsi illusioni nemmeno i piccoli gruppi dell'opposizione e dissenso che, con in testa la bloguera Yoani Sánchez, chiedono alla presidente di inserire la questione dei diritti umani nell'isola come parte importante dell'agenda. Yoani ha appena ricevuto un visto dal Brasile per recarsi a Bahia il 10 febbraio per un convegno, ma è quasi certo che non avrà il permesso di uscita dal governo cubano. Dopo la morte in prigione dell'oppositore (un detenuto comune per il governo) William Villar, vi è molta pressione sulla leader brasiliana. Il ministro degli esteri brasiliano Antônio Patriota ha però dichiarato che Dilma non farà pressioni sul governo cubano a favore della Sáncheze, che non s'incontrerà con la bloguera né con altri dissidenti. La situazione dei diritti umani non costituisce un'emergenza a Cuba, ha affermato il ministro, anzi ci sono «altre situazioni molto preoccupanti, compresa quella della base Usa di Guantanamo». Il tema sarà probabilmente oggetto di discussioni private della presidente.
Nessun dubbio invece sul lato economico della missione. Il commercio bilaterale ha raggiunto l'anno scorso la cifra record di 642 milioni di dollari con un aumento del 31% rispetto al 2010. Piatto forte è il consolidamento dell'investimento, già deciso dal presidente Lula, di 800 milioni messi a disposizione dalla Bndes, la Banca statale brasiliana, per ammodernare il porto di Mariel, una quarantina di chilometri ad ovest dell'Avana, che costituisce il collegamento ideale per raggiungere gli Usa. I lavori, affidati alla potente multinazionale brasiliana Odebrecht, sono ritenuti strategici per il futuro sviluppo dell'import-export cubano quando saranno concluse le riforme economiche volute da Raul.
Il Brasile inoltre ha offerto crediti per oltre 200 milioni di dollari destinati innanzi tutto ai contadini privati cubani affinché possano acquistare trattori e macchinari necessari per seminare e irrigare e per raggiungere quello sviluppo della produzione agricola vitale per Cuba (che oggi acquista all'estero quasi l'80% dei prodotti agricoli che consuma). Infine Dilma discuterà dell'introduzione a Cuba della tecnologia brasiliana sul fronte della produzione dei bio-combustibili (il bio-etanolo) ricavati dalla canna da zucchero. Secondo voci ufficiose, l'opposizione di Fidel a usare prodotti agricoli per produrre combustibile per auto si sarebbe ammorbidita, rendendo possibile che tale produzione si inizi nell'isola.


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