Cuba: americano detenuto, mi sento come un ostaggio
Washington, 5 mag. - (Adnkronos/Dpa) - "Mi sento come un ostaggio". E' quanto ha detto, in un'intervista alla Cnn, Alan Gross, il cittadino americano di 63 anni da oltre due anni detenuto a Cuba e condannato a 15 anni con l'accusa di aver cerato un network segreto per dare accesso ad Internet ai dissidenti. Gross lavorava a Cuba per un'associazione che, con un appalto del dipartimento di Stato, distribuiva materiale informatico principalmente ai gruppi della comunita' ebraica. Washington ha sempre negato che Gross sia una spia e l'amministrazione Obama ha accusato l'Avana di trattenerlo come una sorta di "pegno". "Io non ho nulla contro il popolo cubano, io fare qualsiasi cosa per aiutarlo", ha detto ancora Gross che ora chiede al governo cubano un permesso per andare negli Usa a trovare la madre novantenne e malata di cancro.