cubaa360gradi, 12/06/2012 14.31:
Interessante riflessione la tua Gigi.
C'e da dire anche che e' stato un campionissimo ma in un contesto di dilettantismo che a onor del vero sua forma d'arte piu pura ma che poco corrisponde ai parametri del mondo della boxe professionistico ed un conto e' salir su un ring e scaricare tutta la forza e incassar colpi per 9 minuti ma altro lo sono 45 minuti.
Senza nemmeno poi andare a scavare in vicende politiche ed esempi di questo tipo ne abbiamo visti anche recentemente in Italia con con Taismami Aguero o Osmany Juantorena. Ma chi ci garantisce poi che a parte la sua grande forza fisica e stupenda arte nel boxare non abbia evitato il passaggio al professionismo dove il numero di round son 4 volte quello del mondo dilettantisco proprio per possibili limiti in quanto ad atletismo in un esercizio di maggior durata di tempo?
Se poi si pensa che a 30 anni perse una finale di campionato del mondo con il ns. Damiani che onesto lavoratore e discreto incassatore ma nemmeno ira di Dio in quanto a arte e forza pura e andar a cercar paragoni con Mohamed Ali, Foreman, Holmes o un ipotetico Tyson mi sembrano alquanto impietosi
Comunque R.I.P
Fortissimo atleta, pugno potente, comportamento corretto, insomma un pugile d'altri tempi.
Non certo da mettere sul ring con elementi che con la "nobile arte" usavano anche ignobili trucchi che nel professionismo erano insegnati/usati/tollerati.
Roba che, come dici tu, avrebbero nell'arco di 15 riprese (fino agli anni ottanta, poi si decise di diminuirle a 12), demolito il pur bravissimo Stevenson che più di un massimo aveva la struttura di un mediomassimo.
Intendiamoci però, Teofilo resta e resterà un esempio limpido di come dovrebbe essere il vero pugilato.
Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera
è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi
tirando il manico.....
W. Churchill