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Il caso di Roberto Avelli per la procura di Bergamo non è chiuso

Ultimo Aggiornamento: 23/06/2012 20:26
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19/06/2012 19:32
 
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Come già in parte anticipato da noi- leggere nella cartella dedicata allo sfortunato Roberto- le indagini continuano.

Copio e incollo l' articolo

Morì durante vacanza a Cuba: la procura dispone l'autopsia
Commenti
Giovedì avverrà la riesumazione del cadavere di Roberto Avelli, falegname 41enne di Mozzanica deceduto quattro mesi fa cadendo dal secondo piano di un ufficio pubblico del paese caraibico


La casa della famiglia Avelli a Mozzanica (DePascale)
Bergamo, 19 giugno 2012 - Riesumazione della salma e autopsia quattro mesi dopo il decesso: lo ha deciso la Procura di Bergamo che vuole fare chiarezza sulla morte di Roberto Avelli, il falegname 41enne di Mozzanica, provincia di Bergamo, morto il 14 febbraio a Cuba cadendo dal secondo piano di un edificio. Le autorità cubane avevano chiuso il caso come un incidente senza fare eseguire l'autopsia.
Avelli era partito il 4 febbraio con due amici. Dopo tre giorni Avelli aveva detto che il posto non gli piaceva, aveva salutato gli amici annunciando che sarebbe tornato a casa. Nonostante avesse detto che andava via Avelli non era ripartito, rimanendo nella zona della citta' di Holguin.
La sera prima di morire aveva telefonato in Italia all'amico Giovanni Tadini, lo stesso che lo aveva accompagnato in aeroporto, e gli aveva detto: "Vogliono uccidermi, se mi succede qualcosa sai perche', avvisa la mia famiglia". Poi la linea era caduta. Secondo la versione ufficiale delle autorità cubane, Avelli è morto a causa delle caduta dal secondo piano di un edificio dove si trova l'ufficio per il rinnovo dei passaporti. Nel corso dei mesi la Procura bergamasca ha continuato le indagini, e ora ha deciso di fare eseguire l'autopsia. La riesumazione della salma avverra' giovedi'. L'autopsia sarà eseguita dall'istituto di medicina legale di Pavia.

P.S. chissà se la procura di Bergamo è interessata a sentire come persona informata dei fatti, Sebastiano Sampietri, che da quello che ha scritto cose ne dovrebbe sapere tante.


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20/06/2012 18:06
 
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Non avranno mai indietro il loro caro ormai estinto ma sono in qualche modo felice che questa povera gente abbia un minimo di giustizia con qualche schiarita su quanto possa essere successo al loro familiare.

Magari avvolti ancora nel recente dolore nemmeno ne avran voglia di scendere a confronti di tale bassezza ma perlomeno il tutto serva a tappare la bocca a sontuosi imbecilli o meglio ancora rifiuti della societa' che da largo tempo insinuano con le piu basse calunnie sulla dignita' del povero Roberto. [SM=g7562]

RIP
[Modificato da cubaa360gradi 20/06/2012 18:12]


- 'No hay mal que dure 100 años ni pueblo que lo resista'.

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20/06/2012 23:31
 
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Leggo purtroppo nel Barrio di Cuba- magari i moderatori potrebbero fare qualcosa- ancora calunnie sul povero Roberto. Chiaramente ho già girato lo scritto a chi si occupa del caso, infamare dietro un tastiera in maniera anonima (che comunque anonima per chi di dovere non è), è a dir poco disdicevole.

Copio e incollo quello scritto da tale Carol nel forum barrio di Cuba, tanto per capire cosa può portare la calunnia e la cattiveria della gente.

Fra le altre questa Carol insinua che conosce una verità, mai emersa in nessuna indagine, sia cubana che italiana , quindi come ho fatto fare si chiede una visura di chi ha scritto e che venga ascoltato dalla procura come persona informati nei fatti.
-----------------------------------------------------------------------



carol



Registrato: 15/06/12 16:58
Messaggi: 4

Inviato: Mer 20 Giu 2012 - 12:38 Oggetto:
La procura ha riaperto il caso, ma spenderà inmutilmante tanti soldini per arrivare alla conclusione che questo è stato un semplice suicidio. Inoltre non credo che convenga andare troppo a fondo nella vicenda visto i loschi contorni che ci sono, e non certo per copla delle autorità cubane, ma per copla di un certo TIPO di tursti,purtroppo anche italiani, che visitano l'isola (ed anche i fatti di bayamo ne danno conferma).
----------------------------------------------------------------------


Queste sono cose che non si può scherzare, c'è una famiglia che soffre un caro, c'è una indagine della procura della repubblica... Chiunque ha notizie DEVE PER LEGGE, comunicarle agli inquirenti. Ricordo anche che gli amministratori di un sito/forum, che ospitano tali notizie, hanno l' obbligo di comunicare SUBITO le notizie ricevute.

Spero di essere stato chiaro...


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21/06/2012 01:00
 
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Re:
agente bunda, 6/20/2012 11:31 PM:

Leggo purtroppo nel Barrio di Cuba- magari i moderatori potrebbero fare qualcosa- ancora calunnie sul povero Roberto. Chiaramente ho già girato lo scritto a chi si occupa del caso, infamare dietro un tastiera in maniera anonima (che comunque anonima per chi di dovere non è), è a dir poco disdicevole.

Copio e incollo quello scritto da tale Carol nel forum barrio di Cuba, tanto per capire cosa può portare la calunnia e la cattiveria della gente.

Fra le altre questa Carol insinua che conosce una verità, mai emersa in nessuna indagine, sia cubana che italiana , quindi come ho fatto fare si chiede una visura di chi ha scritto e che venga ascoltato dalla procura come persona informati nei fatti.
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carol



Registrato: 15/06/12 16:58
Messaggi: 4

Inviato: Mer 20 Giu 2012 - 12:38 Oggetto:
La procura ha riaperto il caso, ma spenderà inmutilmante tanti soldini per arrivare alla conclusione che questo è stato un semplice suicidio. Inoltre non credo che convenga andare troppo a fondo nella vicenda visto i loschi contorni che ci sono, e non certo per copla delle autorità cubane, ma per copla di un certo TIPO di tursti,purtroppo anche italiani, che visitano l'isola (ed anche i fatti di bayamo ne danno conferma).
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Queste sono cose che non si può scherzare, c'è una famiglia che soffre un caro, c'è una indagine della procura della repubblica... Chiunque ha notizie DEVE PER LEGGE, comunicarle agli inquirenti. Ricordo anche che gli amministratori di un sito/forum, che ospitano tali notizie, hanno l' obbligo di comunicare SUBITO le notizie ricevute.

Spero di essere stato chiaro...



A me piu' che altro piacerebbe capire quali " LOSCHI CONTORNI " a cui fa' riferimento chi ha scritto questa lunga sequela d'infamie e malignita'

Come altresi con quali criteri si possa accostare il dramma di una caduta o forse suicidio con 1 barbarita' come Bayamo dove una conclamata pedofilia l ha fatta da padrona e la cotanta atrocita' di tali iene terminata con il grave scempio dell' assassinio di un innocente ed incolpevole povera bambina ma che nulla a vedere con il dramma del povero Roberto.

Visto poi che sia media italiani che cubani, nostra sede consolare e autorita' giudiziarie dell'isola han chiuso la faccenda senza alcun riferimento a un qualcosa che si possa definire " Loschi Contorni " quando poi invece nel caso Bayamo da parte di chi di dovere vi sia stata invece ben altra chiarezza nel definire la posizione dei nostri connazionali.

Questo signore/a se cosi si voglia chiamare ma che io invece non esiterei a definire "sciacallo e calunniatore". Per potersi concedere affermazioni di cosi' grave entita' deve aver proprio nelle mani ben altre cocenti verita' ed a ogni modo merita davvero una segnalazione all'autorita' e relativa denuncia. Non voglio poi mettermi nei loro panni ma fossi familiare di Roberto o inquirente dell’ Isola non permetterei simili insinuazioni e non esiterei a tutelare la dignita di un mio congiunto permettendo che qualcuno calpesti la sua buona memoria e nel caso dei secondi a Cuba l'onesta’ e serieta’ del proprio lavoro.
[SM=g7574]



[Modificato da cubaa360gradi 21/06/2012 15:28]


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22/06/2012 13:18
 
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Ci voleva la magistratura italiana per capire un po' meglio le cose.

Chiaramente NOI le avevamo già anticipate da molto tempo.

La ricostruzione della minorenne per ora è SOLO un ipotesi giornalistica e non della procura.

Copio e incollo l' articolo.

Svolta nel giallo cubano
Emerge una baby prostituta

21 giugno 2012 Cronaca

Delitto di Cuba, i testimoni (Foto by BEDOLIS K9)
Morto a Cuba, giallo nel giallo Nel cadavere nessun organo

Il pm Gianluigi Dettori (Foto by BEDOLIS K9)
C'è una prostituta minorenne sullo sfondo di questo giallo cubano. Una baby jinetera in carne e ossa o il frutto delle paranoie che negli ultimi giorni di vita pare affollassero la mente di Roberto Avelli? Il falegname quarantunenne di Mozzanica, morto il 15 febbraio scorso dopo essere precipitato dalla finestra dell'ufficio immigrazione della città di Holguin, ne aveva accennato a un italiano incontrato nel suo confuso e nervoso girovagare.

L'uomo, un sessantenne lecchese di nome Sergio, l'ha raccontato al pm Gianluigi Dettori che lo ha sentito per un'ora e mezzo come testimone negli uffici della Procura di Bergamo («Mi spiace, c'è un'indagine in corso, sapete che non vi posso dire nulla», ha cortesemente respinto i cronisti al termine dell'interrogatorio). Il magistrato ha aperto un'inchiesta per omicidio, dopo che il governo de L'Avana aveva restituito la salma e l'impressione che la tesi del suicidio con cui era stato archiviato il fascicolo cubano meritasse ulteriori approfondimenti. Che motivo avrebbe avuto di togliersi la vita un uomo che si stava godendo le vacanze con gli amici dopo un anno di faticoso lavoro, uno che viveva con la madre e non aveva problemi sentimentali, economici o di altro genere? Apparentemente nessuno. Se davvero è stato un gesto inconsulto, è maturato in modo fulmineo e quindi - è il sospetto di chi indaga - qualcosa deve essergli accaduto quand'era a Camaguey con i compaesani Gabriele Tassi e Giancarlo Rossini. C'entra la minorenne? C'entra il timore di ritorsioni, la paura di finire in cella? Dalle carte dell'inchiesta risulta che Avelli, oltre che al lecchese, della baby jinetera avesse accennato per telefono anche a un amico di Mozzanica. Ma i compagni con cui aveva trascorso le serate cubane (pure loro interrogati ieri in Procura come testimoni) smentiscono: «Nella casa particular (le stanze affittate ai turisti dalla popolazione cubana, simili ai nostri bed & breakfast, ndr) dove alloggiavamo c'era una signora che era responsabile di tutto - spiega Tassi -. Per portare in stanza ospiti servono i documenti e se la signora avesse fatto entrare una minorenne avrebbe rischiato grosso. I controlli sono rigidi. Questa storia non sta in piedi».

Nemmeno i due sanno però spiegare il repentino cambio d'umore di Avelli. «Ci aveva detto che la casa particular dove dormivano non gli piaceva e che era intenzionato a tornare a Holguin», continua Tassi. È solo questo il motivo? Così banale? Con loro Avelli non aveva manifestato le sue paranoie? Si sentiva pedinato, minacciato, era convinto che tutti lo osservassero. Voleva tornare in Italia anzitempo, aveva preso accordi con un tour operator che però all'aeroporto di Holguin non si era presentato. Il falegname non era riuscito a prendere il volo di rientro. Forse si sentiva perseguitato anche dalla sorte, fatto sta che era diventato nervoso, molto nervoso. Nel fascicolo dell'inchiesta si parla di un presunto pestaggio a un taxista e persino al lecchese Sergio, nonostante lo avesse aiutato a trovare una casa particular a Holguin. Anche all'interno dell'alloggio il bergamasco sembra dare in escandescenze. Tanto che la titolare è costretta a chiamare la polizia. È il 14 febbraio, il falegname viene accompagnato dalla polizia all'Ufficio immigrazione: da dove uscirà in ambulanza dopo un volo dal secondo piano, per morire il giorno dopo in ospedale. Suicidio vero? Incidente durante una colluttazione? O omicidio mascherato da gesto inconsulto? E perché negli ultimi giorni andava ripetendo che lo volevano uccidere? Perché aveva girato un video col telefonino in cui ripete di essere in pericolo di vita. Nelle immagini Avelli ha le mani dietro la schiena, sembra legato, costretto. Gli inquirenti italiani, tramite una simulazione, hanno stabilito che i polsi non potevano essere immobilizzati. La postura, quindi, era finta. Ma le parole che presagivano la fine, quelle sì che erano vere. Suicidio, omicidio o incidente? Forse la riesumazione della salma e la nuova autopsia, in programma stamattina, potrebbero aiutare a capire.

Stefano Serpellini

Questo è quello si scriveva nel NOSTRO FORUM, ai tempi, tutto è riportato nella cartella dedicata al povero Roberto Avelli. Il magistrato conferma quello già che sapevamo.

Copio e incollo l' intervento di AU....

Era alloggiato in una casa particolare en el Bosque
e da li messe le sue valigie alla porta e mandato via
perche faceva confusione e pare che imprecasse contro
la famiglia del dueno e dicesse che tutti lo spiavano e
controllavano, dicono comunque che non aveva rotto niente
in quella casa.
Pare che da li abbia preso un taxi e portato all'Hotel
El Bosque.

Parlano di stato molto ma molto confusionale
e fortemente agitato.

Sembra poi che nel tragitto dalla casa particular al
Hotel Bosque abbia letigato e aggredito anche col taxista
che poi a sua volta si e dovuto difendere.

A sentir quello che dicono a Holguin chi l'aveva visto
prima il giorno 13 sera alle 21 lo ha anche rivisto in
aeroporto con le sue valigie e li non si sa perche poi
non si sia imbarcato.
Chi mi ha passato queste notizie dello spagnolo pare
non ne sappia nulla
[Modificato da cubaa360gradi 25/02/2012 17.53]

Bene, come sempre il servizio che il nostro piccolo forum dà è abbastanza preciso.
[Modificato da agente bunda 22/06/2012 13:28]


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22/06/2012 14:10
 
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C'è da far notare un palese errore al giornalista Stefano Serpellini, nel OCCHIELLO titola che c'è un giallo nel giallo, cioè che il corpo del povero Roberto è arrivato senza organi.

Nessun giallo, la norma prescrive che quando si fa viaggiare un cadavere per lunghi viaggi, per una giusta regola igienico sanitaria, bisogna togliere alcuni organi e riempire il cadavere di segatura, o altri materiali. Quindi nessun giallo, ma una normale prassi.



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22/06/2012 15:39
 
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Svolta nel giallo cubano Emerge una baby prostituta
C'è una prostituta minorenne sullo sfondo di questo giallo cubano. Una baby jinetera in carne e ossa o il frutto delle paranoie che negli ultimi giorni di vita pare affollassero la mente di Roberto Avelli? Il falegname quarantunenne di Mozzanica, morto il 15 febbraio scorso dopo essere precipitato dalla finestra dell'ufficio immigrazione della città di Holguin, ne aveva accennato a un italiano incontrato nel suo confuso e nervoso girovagare.

L'uomo, un sessantenne lecchese di nome Sergio, l'ha raccontato al pm Gianluigi Dettori che lo ha sentito per un'ora e mezzo come testimone negli uffici della Procura di Bergamo («Mi spiace, c'è un'indagine in corso, sapete che non vi posso dire nulla», ha cortesemente respinto i cronisti al termine dell'interrogatorio). Il magistrato ha aperto un'inchiesta per omicidio, dopo che il governo de L'Avana aveva restituito la salma e l'impressione che la tesi del suicidio con cui era stato archiviato il fascicolo cubano meritasse ulteriori approfondimenti. Che motivo avrebbe avuto di togliersi la vita un uomo che si stava godendo le vacanze con gli amici dopo un anno di faticoso lavoro, uno che viveva con la madre e non aveva problemi sentimentali, economici o di altro genere? Apparentemente nessuno. Se davvero è stato un gesto inconsulto, è maturato in modo fulmineo e quindi - è il sospetto di chi indaga - qualcosa deve essergli accaduto quand'era a Camaguey con i compaesani Gabriele Tassi e Giancarlo Rossini. C'entra la minorenne? C'entra il timore di ritorsioni, la paura di finire in cella? Dalle carte dell'inchiesta risulta che Avelli, oltre che al lecchese, della baby jinetera avesse accennato per telefono anche a un amico di Mozzanica. Ma i compagni con cui aveva trascorso le serate cubane (pure loro interrogati ieri in Procura come testimoni) smentiscono: «Nella casa particular (le stanze affittate ai turisti dalla popolazione cubana, simili ai nostri bed & breakfast, ndr) dove alloggiavamo c'era una signora che era responsabile di tutto - spiega Tassi -. Per portare in stanza ospiti servono i documenti e se la signora avesse fatto entrare una minorenne avrebbe rischiato grosso. I controlli sono rigidi. Questa storia non sta in piedi».

Nemmeno i due sanno però spiegare il repentino cambio d'umore di Avelli. «Ci aveva detto che la casa particular dove dormivano non gli piaceva e che era intenzionato a tornare a Holguin», continua Tassi. È solo questo il motivo? Così banale? Con loro Avelli non aveva manifestato le sue paranoie? Si sentiva pedinato, minacciato, era convinto che tutti lo osservassero. Voleva tornare in Italia anzitempo, aveva preso accordi con un tour operator che però all'aeroporto di Holguin non si era presentato. Il falegname non era riuscito a prendere il volo di rientro. Forse si sentiva perseguitato anche dalla sorte, fatto sta che era diventato nervoso, molto nervoso. Nel fascicolo dell'inchiesta si parla di un presunto pestaggio a un taxista e persino al lecchese Sergio, nonostante lo avesse aiutato a trovare una casa particular a Holguin. Anche all'interno dell'alloggio il bergamasco sembra dare in escandescenze. Tanto che la titolare è costretta a chiamare la polizia. È il 14 febbraio, il falegname viene accompagnato dalla polizia all'Ufficio immigrazione: da dove uscirà in ambulanza dopo un volo dal secondo piano, per morire il giorno dopo in ospedale. Suicidio vero? Incidente durante una colluttazione? O omicidio mascherato da gesto inconsulto? E perché negli ultimi giorni andava ripetendo che lo volevano uccidere? Perché aveva girato un video col telefonino in cui ripete di essere in pericolo di vita. Nelle immagini Avelli ha le mani dietro la schiena, sembra legato, costretto. Gli inquirenti italiani, tramite una simulazione, hanno stabilito che i polsi non potevano essere immobilizzati. La postura, quindi, era finta. Ma le parole che presagivano la fine, quelle sì che erano vere. Suicidio, omicidio o incidente? Forse la riesumazione della salma e la nuova autopsia, in programma stamattina, potrebbero aiutare a capire.

www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/296872_svolta_nel_giallo_cubano_emerge_una_baby_pro...



Storia della minorenne a parte che non sta' in piedi, smontata anche abbastanza facilmente da giornalista, amici e realta' dei fatti a Cuba dove veramente difficile e ancor piu dopo i fatti di Bayamo che duenos di casa si giochino licenze ospitando minori e per di piu non registrati. Se avesse commesse tali infrazioni gli sarebbero state contestate a Camaguey subito mentre la cita in inmigracion beccata a Holguin per la rissa con il tassista.

L'articolo pare confermare tutte le notizie che ci arrivavano da Holguin a suo tempo e scritte qui ma non pubbliche per no calpestare la dignita' del povero Roberto e il grande dolore dei suoi cari.

Ossia:

1) Liti con la famiglia della casa paticular che l'ospitava a Holguin e che un po stufi lo han spostato al Bosque.

2) La successiva la rissa con il taxista e mancherebbe magari per maggiore precisione la briga intrapresa fuori del Bosque dove alterchi anche con componenti della squadra di pelota di Ciego d'Avila e siamo al completo.

Magari se si vuol essere ancora piu' precisi all' aereoporto Frank Pais ci era anche arrivato e persone che han preso quel volo e adesso in Italia han riconosciuto le sue foto circolate sui ns. quotidiani e lo ricordano seduto in terra nella hall del Frank Pais con valigie accanto dare in escandescenze e poco dopo non si sa' per quale ragione negatogli l’ imbarco l’ han visto rimontare su un taxi che lo doveva riportare in citta'.

Chi loggato al ns. forum ne puo aver riprova basta un salto in questa cartella:

cubaalmicroscopio.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...

Ahi, ahi , ahi questi "microscopici" senza andarsi a cercar tante invenzioni e calunnie alla fin fine avevan scritto il tutto con estrema precisione 4 mesi prima ancora dell' odierno articolo dell'Eco di Bergamo. [SM=g7574]



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23/06/2012 11:43
 
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Roberto Avelli un mistero a Cuba. Mancano gli organi interni
Ennesimo mistero sono spariti gli organi interni, forse la scomparsa e'
avvenuta dopo l'esame autoptico effettuato dai medici cubani fatto sta'
che l'addome del povero Roberto e' pieno di cotone.
Questo rende difficili le indagini quindi sara' difficile risalire all
orario di morte.

Come mai far sparire gli organi interni? Cosa e' successo a Cuba?

Intanti sul corpo e' presente una frattura cranica gia' segnalata con la
autopsia cubana, forse, la caduta e' dovuta a una caduta o a percosse

Le ossa comunque si sono spezzate. Come e' capitato? Ci sono anche delle
frattura agli altri inferiori pero' dovute alla postura post mortem.

mediterranews.org/2012/06/roberto-avelli-un-mistero-a-cuba-mancano-gli-organi-interni-3-piste-po...
[Modificato da cubaa360gradi 23/06/2012 11:45]


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23/06/2012 11:44
 
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Giallo di Cuba, le risposte dall'Avana: «Normale il prelievo degli organi»
L'Istituto di medicina legale dell'Avana, appositamente contattato dalla nostra ambasciata a Cuba, ha confermato in serata che la normativa vigente nell'isola caraibica prevede, in caso di autopsia, il prelievo degli organi interni nella loro totalità per gli esami di laboratorio di prassi. Gli organi prelevati, viene aggiunto, non vengono mai reimpiantati nel cadavere. Hanno risposto così le autorità cubane alla richiesta fatta dall'Eco di Bergamo di ulteriori chiarimenti sul caso di Roberto Avelli. Questo dopo il riscontro, nell'autopsia eseguita giovedì a Pavia, sui resti del povero Roberto Avelli – il falegname quarantunenne di Mozzanica morto a Cuba lo scorso febbraio –, dell'assenza pressoché completa degli organi interni.

In effetti il manuale di medicina sulla metodologia dell'autopsia redatto dal dottor Reynaldo Alvarez Santana dell'ospedale clinico-chirurgico «Hermanos Ameijeiras» - un esperto della materia - conferma quanto le autorità hanno risposto alla nostra ambasciata. Nel testo pubblicato nell'aprile 2011 risulta chiaro che devono essere «seccati tutti gli organi interni (midollo, fegato, regione pelvica, ecc) poi fotografati, estratti, congelati in apposito freezer» e, entro un limite di tempo prestabilito, deve essere estratta la parte da analizzare di ciascun organo.

A pagina 17 del manuale in questione, tuttavia, si svela una grossa differenza procedurale quando la vittima non è un cittadino cubano, bensì uno straniero deceduto in modo violento – e questo è senza dubbio il caso di Roberto Avelli –: il cadavere non viene inviato tramite il sistema sanitario cubano al Dipartimento di anatomia patologica ma viene dirottato nelle mani della Pnr (polizia nazionale rivoluzionaria) che, successivamente e a sua discrezione, provvede poi all'analisi medico legale, ossia all'autopsia. Una differenza sostanziale anche perché, a quanto è dato sapere, non risulterebbero fotografie allegate alla documentazione della prima autopsia provenienti dall'Avana. Inoltre, i resti degli organi interni, se fosse stata espletata la procedura del dottor Alvarez Santana, dovrebbero ancora trovarsi congelati in un freezer. In tal caso se ne potrebbe richiedere l'invio, attivando la nostra sede diplomatica all'Avana perché se ne faccia inviare i campioni dalle autorità cubane. A meno che, quando si tratta di morte di stranieri e con sospetto di violenza, le regole non siano le stesse e, dunque, meno trasparenti. Questo, purtroppo, il manuale di Alvarez Santana non lo chiarisce, rimandando il tutto alla discrezionalità delle autorità di polizia.
[SM=g7574]
www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/297295_giallo_di_cuba_le_risposte_dallavana_normale_il_prelievo_degli...


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Re: Giallo di Cuba, le risposte dall'Avana: «Normale il prelievo degli organi»
cubaa360gradi, 23/06/2012 11.44:

L'Istituto di medicina legale dell'Avana, appositamente contattato dalla nostra ambasciata a Cuba, ha confermato in serata che la normativa vigente nell'isola caraibica prevede, in caso di autopsia, il prelievo degli organi interni nella loro totalità per gli esami di laboratorio di prassi. Gli organi prelevati, viene aggiunto, non vengono mai reimpiantati nel cadavere. Hanno risposto così le autorità cubane alla richiesta fatta dall'Eco di Bergamo di ulteriori chiarimenti sul caso di Roberto Avelli. Questo dopo il riscontro, nell'autopsia eseguita giovedì a Pavia, sui resti del povero Roberto Avelli – il falegname quarantunenne di Mozzanica morto a Cuba lo scorso febbraio –, dell'assenza pressoché completa degli organi interni.

In effetti il manuale di medicina sulla metodologia dell'autopsia redatto dal dottor Reynaldo Alvarez Santana dell'ospedale clinico-chirurgico «Hermanos Ameijeiras» - un esperto della materia - conferma quanto le autorità hanno risposto alla nostra ambasciata. Nel testo pubblicato nell'aprile 2011 risulta chiaro che devono essere «seccati tutti gli organi interni (midollo, fegato, regione pelvica, ecc) poi fotografati, estratti, congelati in apposito freezer» e, entro un limite di tempo prestabilito, deve essere estratta la parte da analizzare di ciascun organo.

A pagina 17 del manuale in questione, tuttavia, si svela una grossa differenza procedurale quando la vittima non è un cittadino cubano, bensì uno straniero deceduto in modo violento – e questo è senza dubbio il caso di Roberto Avelli –: il cadavere non viene inviato tramite il sistema sanitario cubano al Dipartimento di anatomia patologica ma viene dirottato nelle mani della Pnr (polizia nazionale rivoluzionaria) che, successivamente e a sua discrezione, provvede poi all'analisi medico legale, ossia all'autopsia. Una differenza sostanziale anche perché, a quanto è dato sapere, non risulterebbero fotografie allegate alla documentazione della prima autopsia provenienti dall'Avana. Inoltre, i resti degli organi interni, se fosse stata espletata la procedura del dottor Alvarez Santana, dovrebbero ancora trovarsi congelati in un freezer. In tal caso se ne potrebbe richiedere l'invio, attivando la nostra sede diplomatica all'Avana perché se ne faccia inviare i campioni dalle autorità cubane. A meno che, quando si tratta di morte di stranieri e con sospetto di violenza, le regole non siano le stesse e, dunque, meno trasparenti. Questo, purtroppo, il manuale di Alvarez Santana non lo chiarisce, rimandando il tutto alla discrezionalità delle autorità di polizia.
[SM=g7574]
www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/297295_giallo_di_cuba_le_risposte_dallavana_normale_il_prelievo_degli...



Come abbiamo già detto, Cuba al microscopio è sempre precisa nelle informazioni. Un piccolo Forum che racconta la verità.




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