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Finalmente è realtà, si possono gestire le attività dello Stato cubano

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2013 07:50
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10/07/2013 14:37
 
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Ora mai è realtà, da un po' di giorni lo Stato sta cedendo piccole caffetterie, bar, e ristoranti ai privati cubani. Si può parlare di dismissione, chiaramente chi subentra allo Stato, pagherà un regolare affitto e si impegna a mantenere dei lavoratori a sue spese.

Mi spiegava un amico, responsabile di Gastronomia & commercio - l' ente che si occupa di queste attività- di un municipio cubano, che lo Stato prima restaura alla bene e meglio questi locali, per evitare che per mesi rimangano chiusi senza ricevere l' affitto, e poi li cede. Chiaramente di solito sono gli stessi gerenti che prendono l' esercizio in gestione.

Per ora si è partiti da quelli meno centrali, quelli con una redditività bassa se non in perdita, ma teniamo conto che spesso erano gestiti molto male, con un servizio pessimo e spesso senza merce. Ora con la mano del privato, si spera che cambi tutto.

Ora la domanda è logica, ma a noi stranieri che interessa questo?

Potrebbe interessare, perchè chi prende in gestione il locale, non ha fondi, e le spese ci sono, pagare i dipendenti, l' affitto e soprattutto la merce, senza merce non si guadagna.

Diventare "soci" potrebbe essere una strada, chiaramente bisogna essere introdotti conoscere bene i contratti che lo Stato applica, a scanso di fregature brucianti.

Se qualcuno è interessato può farmi delle domande che grazie al "consulente" cubano, è quello che firma i contratti, vediamo di rispondere e così ci leviamo tutte le curiosità.
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10/07/2013 21:52
 
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Re:
agente bunda, 10/07/2013 14:37:

Ora mai è realtà, da un po' di giorni lo Stato sta cedendo piccole caffetterie, bar, e ristoranti ai privati cubani. Si può parlare di dismissione, chiaramente chi subentra allo Stato, pagherà un regolare affitto e si impegna a mantenere dei lavoratori a sue spese.

Mi spiegava un amico, responsabile di Gastronomia & commercio - l' ente che si occupa di queste attività- di un municipio cubano, che lo Stato prima restaura alla bene e meglio questi locali, per evitare che per mesi rimangano chiusi senza ricevere l' affitto, e poi li cede. Chiaramente di solito sono gli stessi gerenti che prendono l' esercizio in gestione.

Per ora si è partiti da quelli meno centrali, quelli con una redditività bassa se non in perdita, ma teniamo conto che spesso erano gestiti molto male, con un servizio pessimo e spesso senza merce. Ora con la mano del privato, si spera che cambi tutto.

Ora la domanda è logica, ma a noi stranieri che interessa questo?

Potrebbe interessare, perchè chi prende in gestione il locale, non ha fondi, e le spese ci sono, pagare i dipendenti, l' affitto e soprattutto la merce, senza merce non si guadagna.

Diventare "soci" potrebbe essere una strada, chiaramente bisogna essere introdotti conoscere bene i contratti che lo Stato applica, a scanso di fregature brucianti.

Se qualcuno è interessato può farmi delle domande che grazie al "consulente" cubano, è quello che firma i contratti, vediamo di rispondere e così ci leviamo tutte le curiosità.



parlavo oggi con il mio vecchio ex socio italiano con cui avevo una firma , e discutevamo sul fatto di quanto possa valere un contratto di affitto stipulato tre stato e cubano o yuma residente......io dicevo che è da considerare mooooolto bene la cosa , lui diceva che non c'è problema ....chissa quale sara' la verita .
di sicuro non è mai esistito un contratto di affitto in questo senso...
potrebberoscavalcare il contrato e magari aumentare il prezzo del mensile per arrivare a cacciari via se l'attivita funziona....
che ne sai a riguardo ?





The only easy day was yesterday (Navy Seals)
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10/07/2013 22:21
 
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Re: Re:
duarglide, 10/07/2013 21:52:



parlavo oggi con il mio vecchio ex socio italiano con cui avevo una firma , e discutevamo sul fatto di quanto possa valere un contratto di affitto stipulato tre stato e cubano o yuma residente......io dicevo che è da considerare mooooolto bene la cosa , lui diceva che non c'è problema ....chissa quale sara' la verita .
di sicuro non è mai esistito un contratto di affitto in questo senso...
potrebberoscavalcare il contrato e magari aumentare il prezzo del mensile per arrivare a cacciari via se l'attivita funziona....
che ne sai a riguardo ?





Come sempre a Cuba tutto è possibile, ma credo che lo Stato in questo momento abbia voglia primo di incassare soldi sicuri e togliersi dei costi fissi, come il personale.

La circolare è arrivata oggi sul tavolo del amico, per ora parla solo della possibilità di effettuare queste cessioni, mi ha spiegato che esistono dei parametri per calcolare il prezzo d' affitto, ma non sono ancora stati quantificati. Chiaramente è tutto in moneda nacional. Il contratto ha una durata, allo scadere chiaramente si discute il tutto di nuovo.

ATTENZIONE, che per ora si parla SOLO di piccole attività.


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11/07/2013 08:10
 
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Bunda hai già detto tutto...bisogna essere introdotti...conoscere bene i contratti che lo Stato applica...ecc.

In sostanza bisogna essere sul pezzo perchè chi come me ha solo l'eventuale capitale ed il socio non del mestiere è cmq tagliato fuori.

Tu come ti muoveresti?


"In questa serata casalinga sto fumando Commonwealth di Samuel Gawith, Radio 80's Forever in sottofondo. Dopo questo doppio Rum Diplomatico Reserva Exclusiva sarò un po' sottofondo pure io".
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11/07/2013 10:24
 
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Re:
umbertoumbriano, 11/07/2013 08:10:

Bunda hai già detto tutto...bisogna essere introdotti...conoscere bene i contratti che lo Stato applica...ecc.

In sostanza bisogna essere sul pezzo perchè chi come me ha solo l'eventuale capitale ed il socio non del mestiere è cmq tagliato fuori.

Tu come ti muoveresti?



Umberto, come muoversi è una cosa molto personale.

L' unico consiglio che mi permetto di darti è quello di stare a Cuba un po' di tempo, vivere spalla a spalla con i cubani e cercare di capire le cose di persona.

Investire del denaro, secondo me, è sempre un operazione da fare in maniera accorta. Calcolare bene i rischi, fare uno studio appropriato, e poi fidarsi del proprio fiuto.
Potremmo stare a parlare qui per ore, ma sempre in maniera teorica, i fatti si presentano sempre in maniera diversa.


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27/08/2013 21:45
 
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Forse ci sono riuscito. Ho ricevuto oggi una importante chiamata.

Nel paesello c'è un locale, che gli stavo dietro da mesi. Ora è dello Stato, in condizioni pietose, pensate che ultimamente era diventato un bodega per qualche ora al giorno. Ma il locale ha delle possibilità enormi. E' un vecchio locale nel centro coloniale, con una terrazza meravigliosa.
Bene oggi è arrivato il decreto che lo Stato lo passa in mano privata. Il gerente, una brava persona, non ha un centesimo da investire, e quindi passa la mano con una ridicola buona uscita. La meccanica c'è.

Un operazione questa da cifre ridicole, non si arriva a 2000 cuc restauro compreso.

Ora è da leggere bene il decreto, perchè potrebbe nascondere delle insidie. La mia notara "preferita", ci sta lavorando sopra.

Comunque, c'è poco da fare Cuba sta diventando sempre di più interessante.

Per fortuna che la maggioranza delle persone si perde dietro le gonnelle, così non disturbano gli affari.
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29/08/2013 21:04
 
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Oggi mi sono arrivate altre notizie. Senza entrare troppo in particolari, cerco di spiegare un po' la cosa.

Allora Cuba si conferma, "pratiche facili, passate al ufficio complicazioni".

Intanto non c'è nessuna legge che regola il passaggio da Stato a privato, ma solo delle norme da recepire, quindi ogni provincia se non ogni municipio fa un po' quello che gli pare.

Poi le attività da cedere, appartengono a ministeri diversi, dal minbas, a quello del turismo, fino anche al ministero degli interni e delle FAR. Per chi non lo sapesse alle volte si può comperare una birra, dal minint.

Ogni ministero a sua volta interpreta le direttive come vuole. La confusione regna sovrana.

Primo punto, il personale presente, che fine fa? Qualcuno dice che bisogna assorbirlo, o metterlo in cooperativa, altri dicono che lo Stato se ne assume le responsabilità del cambio di mansione.

Punto due, i lavori di restauro, dovrebbero essere a carico dello Stato, secondo le direttive, altri dicono invece che verranno scontati nel primo anno d' affitto. Qui il Minbas, fa dei minimi restauri, e non riconosce nulla, altri ministeri invece optano per la seconda opzione.

Punto tre, la vendita di alcolici, secondo le norme non si possono vendere, ma secondo il mio municipio dice che se si vendevano prima si possono vendere anche dopo la privatizzazione.

Punto quattro, l' acquisto dei beni di consumo, l' acquisto si deve fare SOLO da ditte dello Stato o chi ha licenza per farlo - ma per ora non esiste nessuna norma o legge per poterne aprire una- Le aziende di Stato, non possono per ora prendere soldi da privati, ma solo da una società dello Stato. Quindi si rischia dopo aperti di non poter aver merce da vendere.

Io sinceramente ora mai ci sono quasi abituato, e con tanta pazienza cercherò di capire e sbrogliare la situazione, almeno spero. Comunque qui a mio parere passeranno ancora un paio di anni.

Sicuramente qualche specchietto delle allodole, lo faranno quindi qualcuno aprirà, ma secondo me sarà una mezza farsa.
[Modificato da agente bunda 29/08/2013 21:05]
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29/08/2013 22:21
 
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Saro’ forse un po’ prevenuto ma tutte queste piccole nuove aperture da parte del regime non mi convincono e le vedo come specchi per le allodole, magari queste nuove liberalizzazioni all’acquistodi beni dello stato saranno un elisir di lunga vita per chi magari stanco di vivere nelle nostrane difficolta’ da ora in poi potra’ andare a Cuba e invece di passare mesi e mesi nei parchi in caccia di donnine e di chisme a buon mercato d’ora in avanti potranno avere sull’Isola la loro bella attivita’ di facciata e magari fare un po’ gli sboroni con chi piu’ povero e che non arrivera’ mai a vedersi davanti a una porta a fare da padrone, ma alla fine guadagni ne vedo pochi davvero e ditemi voi quale ente, impresa, imprenditore che si libera di attivita’ che hanno un buon tornaconto?

Unici che guadagneranno da queste operazioni i prestanome cubani e e i governanti che magari un po’ piu facilmente di quanto sarebbe stato si libereranno di aziende, attivita’ obsolete e vetuste che oramai avevano gia preventivato nel conto delle perdite.

Alla fine sara’ come la storia della libera circolazione dei cubani all’estero, cuntapropismo e via discorrendo dove si e’ visto bene che chi ha tratto profitto dalle innovazioni in realta e’ stato non altro che lo stato che in primis si e’ ritrovato nuove entrate e magari ha mostrato all’opinione publbica mondiale una certa apertura che invece e’ ancora pura utopia.

Comunque che dire se non un caloroso e ricco buon viaggio a chi si avventura in tali imprese sperando che un domani non ne abbiano a piangere vista l'alea che corrono e l’ambiguita’ di un paese che non ha risolto ancora esigenze primario dell’individuo e specialmente di chi suo cittadino.
[Modificato da cubaa360gradi 29/08/2013 22:23]


- 'No hay mal que dure 100 años ni pueblo que lo resista'.

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30/08/2013 09:58
 
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Più o meno concordo.
Il fatto del prestanome si sorpassa agevolmente, con le cooperative, quindi non dovrebbero ( condizionale obbligatorio) più esistere.

Vedere Cuba di oggi sembra pura follia, che qualcosa possa funzionare alla maniera capitalista, ma se è vero che qualcosa sta cambiando, bisogna vedere le cose in prospettiva, secondo me in tempi medio-lunghi, diciamo un lustro, le cose dovrebbero essere mature.
Il rischio c'è, come in ogni affare, quindi bisogna fare il passo giusto, e limitare i danni nel caso vanno male.
Da quello che posso capire io, a Cuba c'è un embrione di classe media, cosa già vista 15 anni fa in Brasile, e questa classe sarà quella che spende, e chiederà sempre di più servizi, e una vita discreta.
Lo Stato cubano fino ad oggi ha fatto una concorrenza sleale verso il privato, è come se noi ci mettiamo a fare concorrenza alla Fiat, cosa impossibile, ci mangia in un solo boccone.
Se si va a toccare il turismo, si parte svantaggiati, tra multinazionali e Stato cubano, o si hanno grossi capitali oppure non si fa nulla. Ma invece lavorare con i cubani, io la prospettiva la vedo. Tanto che i cubani più ricchi stanno investendo molto in questo campo, creando purtroppo anche una sorta di mafia.
Il tutto certamente non è facile, anzi, ma qualcosa io vedo, e se non ci si muove ora, fra un po' sarà tardi.

A Natale, venderò i primi maiali allo Stato, si parla di un assegno di circa 100.000 pesos cubani, praticamente 4.000 cuc. Il tutto in 6 mesi, rinvestire questi denari in altra attività, è l' inizio per creare qualcosa.

Si prova, certo, nessuno ha la sfera di cristallo, e lavorare con lo Stato cubano non è certo facile.
[Modificato da agente bunda 30/08/2013 09:59]
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30/08/2013 15:39
 
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Re:
agente bunda, 30/08/2013 09:58:


Se si va a toccare il turismo, si parte svantaggiati, tra multinazionali e Stato cubano, o si hanno grossi capitali oppure non si fa nulla. Ma invece lavorare con i cubani, io la prospettiva la vedo.



Bravissimo hai focalizzato un punto per me chiave che anche nel post sopra volevo evidenziare :

Nel turismo settore chiave e trainante per il regime non c'e altra trippa per gatti oppure saldi di fine stagione abbastanza obsoleti ma che di certo non offrono profitti.

Su altre attivita' sono piu' possibilista e specie terra o allevamento bestiame ma chiaramente per gente come te con inventiva e che in caso di bisogno ad al momento giusto sappiano anche rimboccarsi le maniche

Ma non certo facile per avventurieri da Cecilia, Salon de la Musica o Bolere varie, perditempo o sognatori pindarici che magari ugualmente vedo bene come cuentapropisti ma meglio clandestinamente in qualche parque come agenti di commercio in tentata vendita di oggetti di provenienza cina, ecuadorenha , venezuelana e tra un po' anche brasiliana.
[SM=g7554]

[Modificato da cubaa360gradi 30/08/2013 15:58]


- 'No hay mal que dure 100 años ni pueblo que lo resista'.

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24/09/2013 14:57
 
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Difficile dire chi abbia ragione fra bunda e cuba360 [SM=g7531]

Quello che vedo io è che senz'altro lo stato è ansioso di liberarsi di esercizi e piccole attività in perdita. Ma andiamo ad analizzare un pochino per quale motivo sono in perdita.

Sostanzialmente perché i dipendenti, dall'ultimo commesso o cameriere al gerente "interpretano" il loro posto di lavoro ESCLUSIVAMENTE in chiave ladronesca, ossia sono concentrati esclusivamente ad utilizzare il posto per fare soldi por la izquierda. Spesso e volentieri con metodi che essi giudicano moralmente perfettamente leciti, ossia comprano i beni sul mercato nero e li rivendono utilizzando l'esercizio statale come vetrina e banco di vendita. Dedicheranno quindi poca, pochissima attenzione alla vendita del materiale ce lo stato assegna loro per trasformarlo ad esempio in pizza o pranzi o quant'altro e privilegeranno assiduamente la vendita e la qualità dei servizi offerti con i beni comperati da loro. Questo meccanismo è assai oliato e ben funzionante ad esempio nel ristorante habanero in cui lavorava mia moglie prima di sposarmi [SM=g3119234] .

Ciascuno aveva il suo tornacconto, naturalmente al gerente che doveva giustificare nei confronti dello stato e dei fornitori dello stato le scarsissime vendite, toccava una fetta più consistente dei guadagni extra.
Egli ben sapeva che in fondo allo stato tutto questo andava bene, perché risparmiava un sacco di materia prima da mandare al ristorante, che se in eccesso sarebbe inevitabilmente finita per essere bellamente rubata. Quindi il ristorante ufficialmente andava male, malissimo, ma richiedeva anche poca farina, poca carne di pollo, poco formaggio ecc. e gli stipendi dei dipendenti erano comunque irrisori e sostenibili rispetto al reale costo dei beni alimentari, che ricordiamolo, vengono in gran parte importati. Ora un po' questi meccanismi si sono rotti, anche perché erano portati all'eccesso, per lo meno all'avana e la conseguenza è stata che gli esercici gastronomici vanno VERAMENTE male ed ai dipendenti che tanto non ne possono cavare più di tanto non gliene può fregar di meno.

Ora, giustamente si vuole riformare questi sistema e stimolare i lavoratori e gerenti mettendoli innanzi alla prospettiva di un giusto guadagno.

Penso quindi che anche se un esercizio attualmente va male, anzi malissimo, se vi sono le potenzialità e le persone giuste (cuochi, camerieri, responsabili) potrebbe andar bene, anzi benissimo.
[SM=g7554]
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25/09/2013 07:50
 
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E come li converti alla ragione qando per 30 anni hanno rubato e lavorato alla cazzo? C'è da faticare parecchio mi sa.


"In questa serata casalinga sto fumando Commonwealth di Samuel Gawith, Radio 80's Forever in sottofondo. Dopo questo doppio Rum Diplomatico Reserva Exclusiva sarò un po' sottofondo pure io".
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