Fidel Castro desplegó operación de inteligencia internacional que burló a la CIA, asegura analista

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
cubaa360gradi
00martedì 29 maggio 2012 17:21
Brian Latell revela en su libro que, según un doble agente, el ex mandatario cubano sabía que a Kennedy le iban a disparar; pero el analista no encontró evidencias que vincularan a Castro con el asesinato

En las tres décadas posteriores a la llegada al poder de Fidel Castro, el incipiente servicio de inteligencia cubano desplegó más de 40 agentes encubiertos en una operación mundial de primer nivel en las narices de la CIA, según un nuevo libro de un veterano analista de la agencia, informó Reuters este lunes.

Solo en junio de 1987, cuando un espía cubano desertó a la embajada de Estados Unidos en Viena, sorprendiendo a los servicios de inteligencia estadounidenses, la CIA se dio cuenta hasta qué punto había sido engañada, escribió Brian Latell, un veterano analista retirado y especialista en Cuba.

“Castro fue un jefe de espías supremo, sin competencia”, dijo Latell a la audiencia en una reciente lectura de su libro.

Según el reporte, las revelaciones ayudan a explicar cómo Castro sobrevivió a varios intentos de asesinato bien documentados y cómo la empobrecida Isla soportó los cambios que derrocaron a otros regímenes comunistas a finales del siglo XX.

“En los anales del espionaje moderno, es un logro extraordinario. Es difícil mantener las operaciones de un doble agente, y él los manejó a todos (…) hasta los detalles mínimos”, agregó Latell, autor de Castro’s Secrets, the CIA and Cuba's Intelligence Machine”, publicado por Palgrave Macmillan.

Reuters informa que el autor comenzó a observar a Cuba a mediados de la década de 1960 y ocupó el puesto de Director Nacional de Inteligencia de Estados Unidos para América Latina antes de retirarse de la CIA en 1998.

Los cerca de 50 doble agentes fueron reclutados en Cuba y otras partes del mundo y liderados personalmente por Castro. En general eligió a jóvenes rudos e impresionables, sin educación universitaria.

“Castro quería que no estuvieran contaminados por la vieja Cuba. Quería que fueran maleables y entusiastas”, explicó.

Mientras que Cuba amplificó su éxito con los doble agentes en el pasado, el libro de Latell muestra que la penetración fue mayor de la que se conocía y comprometió las fuentes y los métodos de inteligencia estadounidenses.

La deserción en 1987 de Florentino Aspillaga finalmente alertó a la CIA sobre el alcance de la red de espionaje de Castro. “Estaban en estado de conmoción. Nunca antes nos había pasado nada parecido”, aseguró Latell.

“Hasta ese punto subestimamos terriblemente a los cubanos. Nunca imaginamos que la pequeña Cuba podía desplegar un servicio de inteligencia de primera categoría”, agregó.

Aspillaga es solo uno de la decena de desertores que Latell entrevistó en el libro, basado en miles de páginas de documentos desclasificados de la CIA que el autor revisó en los Archivos Nacionales en Maryland, al igual que entrevistas con varios ex integrantes de la agencia.

En el libro, Latell revela que la inteligencia cubana sabía más de lo que admitió sobre el asesinato del presidente John F. Kennedy en 1963, incluyendo información sobre su autor, Lee Harvey Oswald.

Aspillaga le dijo a Latell que Castro sabía que a Kennedy le iban a disparar. La Comisión Warren nunca le atribuyó una razón a Oswald, pero el autor del libro argumenta que estaba fascinado con Castro y que “su motivo fue proteger a Fidel”.

Es conocido que Oswald se reunió con responsables cubanos durante visitas al consulado mexicano en Cuba en el verano de 1963, pero no hay evidencias de que haya trabajado alguna vez directamente para la inteligencia cubana.

Latell dice que aunque agentes cubanos habían seguido el rastro de Oswald, su investigación no encontró evidencia que vincule a Castro con el asesinato.

El líder cubano tenía muchas razones para querer a Kennedy fuera del camino. Un comité del Senado encontró en 1975 que la CIA había usado el asesinato como un instrumento de política exterior y que Fidel Castro era uno de sus principales objetivos.

Fidel Castro, de 85 años, entregó el poder a su hermano tras enfermarse en 2006 y probablemente está “demasiado debilitado” para liderar operaciones de espionaje en el presente, concluyó Latell.
agente bunda
00martedì 29 maggio 2012 19:00
Questi racconti si spie, che si svelano fanno sempre un po' sorridere. Sembrano i racconti del agente a noi noto [SM=g7576] .

Basta leggere le date di questo racconto per capire che il tutto era organizzato dal KGB. Infatti il tutto fu " scoperto" nel 1987, guarda caso quando URSS iniziò a tagliare i viveri a Cuba.

Ora non entro nel assassinio Kennedy, che tutto si è scritto e tutto si è detto, poi ogni uno può credere ciò che gli piace, tanto è morto e sepolto e il mondo è andato avanti lo stesso. la storia poi ha voltato pagina più volte, dal quel tragico evento.

Bisogna smitizzare poi i servizi cubani, che dopo la caduta del URSS, e la morte dei fratelli De La Guardia ( vere macchine del intelligenza cubana), rimane ben poco.

Se ascoltiamo i racconti del agente segreto dei forum cubani ( che comunque è una macchietta) ora la sicurezza cubana insegue le magliette vendute dai turisti ai cubani.

Più seriamente se guardiamo le puntate delle "ragioni di Cuba" novela del minint in prima serata alla Tv cubana, ci accorgiamo di quanto siano ridicole queste spie cubane, ad inseguire parabole video, nacoste nelle tavole da surf o pronti ad infiltrarsi ed accreditarsi i funzionari SINA, che per divertirsi gli riempiono di pericolosissime riviste di arte made in USA [SM=g7576] , e spacciate dalla T.V, cubana come una grande operazione d' inteligence.. [SM=g7576] .

Insomma finiti i soldi del URSS, finito anche il giochino preferito di Fidel, quello di raccontare di avere un servizio di sicurezza al pari del Mossad. [SM=g7576] [SM=g7576] [SM=g7574]
cubaa360gradi
00martedì 29 maggio 2012 19:44
Brian Latell was the CIA's National Intelligence Officer for Latin America from 1990-1994, and has tracked Castro for the CIA since the sixties.

[SM=g7574]
agente bunda
00martedì 29 maggio 2012 19:51
Re:
cubaa360gradi, 29/05/2012 19.44:

Brian Latell was the CIA's National Intelligence Officer for Latin America from 1990-1994, and has tracked Castro for the CIA since the sixties.

[SM=g7574]



Non sto parlando di Lattel, ma del doppio giochista che si svelò nel 1987 e racconta le cose a a Lattel.

Comunque Aurelio, dietro a queste "spie" rivelate, c'è solo un giro di soldi di diritti sui libri, agenti editoriali senza scrupoli ect ect....

Conosco qualche Italiano che ha scritto libri del genere, e non sai quante risate mi sono fatto, chiaramente raccontava cose molto più banali del assassinio Kennedy...


ilvecchioeilmare1944
00martedì 29 maggio 2012 20:17
Florentino Aspillaga Lombard, non era un informatore di poco conto. Era Maggiore (vero) dei servizi di Intelligenza. Disertò aprofittando di un viaggio in Cecoslovacchia per passare alla RFT. La sua "rete" di 47 agenti doppi al soldo della CIA, ma che in realtà lavorava per Cuba, comprendeva anche il "nostro" agente "Mario", ovvero Mauro Casagrandi.
agente bunda
00martedì 29 maggio 2012 21:12
Re:
ilvecchioeilmare1944, 29/05/2012 20.17:

Florentino Aspillaga Lombard, non era un informatore di poco conto. Era Maggiore (vero) dei servizi di Intelligenza. Disertò aprofittando di un viaggio in Cecoslovacchia per passare alla RFT. La sua "rete" di 47 agenti doppi al soldo della CIA, ma che in realtà lavorava per Cuba, comprendeva anche il "nostro" agente "Mario", ovvero Mauro Casagrandi.



Aldo, non dico che fossero agenti di poco conto, ma dico che quando è finito il bengodi [SM=g2828137] sovietico, sono tutti spariti..... Ci sarà un motivo.

Come spesso la storia ci ha insegnato, Fidel non è stato altro che una pedina del potere sovietico, finito quello è diventato il dittatore libero delle stato di bananas.... Quello che poi è in realtà è sempre stato. Un uomo furbo e intelligente, che per mantenere il suo potere, non ha disdegnato tutti i tipi di alleanze, più o meno naturali.

Ma ora sinceramente Cuba e la sua sicurezza a chi fa paura? Finiti i tempi, degli agenti Mario e altri, ora mai sono i tempi del agente 0 sebo..... [SM=g7405] .

L' unica paura è forse quando si scrive in un forum sfigato come il nostro,che qualche agente possa pensare a qualche ritorsione... ma siamo a livello dei vigili urbani del comando di Abiategrasso.... [SM=x2835203]

ilvecchioeilmare1944
00mercoledì 30 maggio 2012 13:20
Crado che il 1987 fu solo una coincidenza o almeno parte di essa. Non era ancora esplosa in pieno la "crisi" dei rapporti Cuba-URSS, c'era però odore di perestroika che molti cubani, anche dell'apparato, avrebbero gradito. A quei tempi ero presente a Cuba e d è un periuodo che ho vissuto in prima persona e anche con un discreto numero di conoscenze dirette o indirette. Uno di loro era Aspillaga(non mio conoscente, ma probabilmente desideroso di perestroika) e la sua defezione ha fatto cadere la rete più importante, come numero, dell'intelligenza cubana all'estero e in particolare negli USA. Ritengo che sia stata una "implosione" interna e che il kgb non vi abbia preso parte. Successivamente è scoppiato il caso Ochoa e il successivo smantellamento del "Departimento MC" guidato dai fratelli de la Guardia. Sono stati due colpi duri per l'apparato dell'intelligenza cubana che francamente non so se poi si sia "ripreso" o meno...il caso dei 5, comunque dimostra che una certa attività c'è ancora.
agente bunda
00mercoledì 30 maggio 2012 18:48
Re:
ilvecchioeilmare1944, 30/05/2012 13.20:

Crado che il 1987 fu solo una coincidenza o almeno parte di essa. Non era ancora esplosa in pieno la "crisi" dei rapporti Cuba-URSS, c'era però odore di perestroika che molti cubani, anche dell'apparato, avrebbero gradito. A quei tempi ero presente a Cuba e d è un periuodo che ho vissuto in prima persona e anche con un discreto numero di conoscenze dirette o indirette. Uno di loro era Aspillaga(non mio conoscente, ma probabilmente desideroso di perestroika) e la sua defezione ha fatto cadere la rete più importante, come numero, dell'intelligenza cubana all'estero e in particolare negli USA. Ritengo che sia stata una "implosione" interna e che il kgb non vi abbia preso parte. Successivamente è scoppiato il caso Ochoa e il successivo smantellamento del "Departimento MC" guidato dai fratelli de la Guardia. Sono stati due colpi duri per l'apparato dell'intelligenza cubana che francamente non so se poi si sia "ripreso" o meno...il caso dei 5, comunque dimostra che una certa attività c'è ancora.



Chiaramente le mie sono tutte illazioni [SM=g7576] .

Ma la storia è fatte di date e passaggi, quasi mai sono casuali. Il vento della perestroika, soffiava forte e il KGB di Putin - ricordiamolo sempre questo- è stato il maestrale , poi i motivi si è scoperto che erano opposti di quello che voleva Gorbaciov, ma qui andiamo OT. La sicurezza cubana lavorava con i soldi sovietici, un apparato così costa molto, sia in risorse umane, e costi vivi. Parliamo di milioni di dollari. Chiaramente Fidel che aveva capito come sarebbe finito, molto prima dei suoi amici Ceauşescu e Honecker, pensò bene di smantellare tutto molto prima, perdendo anche i contributi. Potere per il potere, come sempre. Sicuramente si è salvato il culo, e poi ci sono alcuni passaggi veramente degni di una incredibile SPY story.

Rimane che però alla fine non gli è rimasto nulla o quasi della storica armata spionistica che aveva.

Stendo un velo pietoso sui poveri 5 disgraziati, prima venduti dai loro stessi colleghi, e poi imprigionati per tutta la vita o quasi. Se questo è un esempio di un buon lavoro, era meglio se rimanevano a Cuba a coltivare i campi, avrebbero dato frutti maggiori.


bert4611
00mercoledì 30 maggio 2012 19:20

e la morte dei fratelli De La Guardia



solamente Tony è stato fucilato, Patricio è stato condannato a 30 anni ma dal 1997 è in libertà vigilata e vive a Miramar.
agente bunda
00mercoledì 30 maggio 2012 19:29
Re:
bert4611, 30/05/2012 19.20:


e la morte dei fratelli De La Guardia



solamente Tony è stato fucilato, Patricio è stato condannato a 30 anni ma dal 1997 è in libertà vigilata e vive a Miramar.



Ti do una notizia è morto anche Lui non da molto tempo. Comunque povero uomo era stato lobotomizzato, reso impotente.

Comunque non fu fucilato, perchè nel caso Noriega, avesse raccontato qualcosa, serviva a Cuba un testimone vivo. Caro Bert la storia è lunga e complessa, ma un giorno qualcuno la spiegherà, almeno speriamo..


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:04.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com