Il solito Lamrani, piccolo professore a contratto di una università parigina- non la Sorbana come qualcuno sostiene- scrive il suo ennesimo articolo contro Yoani Sanchez, da una testata messicana.
Lui è padrone di criticare chi vuole, magari potrebbe ricordare che a Cuba la pratica della critica è vietata, ma fa lo stesso, sarebbe prendere troppo.
Ora la critica si rifà su Twitter, mezzo assai scomodo per tutte le dittature e non solo.
Leggendo l' articolo, si nota come sconvolge la realtà, farneticando che i folower della Sanchez siano praticamente falsi, cosa che potrebbe anche essere possibile, ma con malizia ci racconta che sono pagati da qualcuno
, con quali prove io mi chiedo?
Se sono falsi dovrebbe essere un successo per la dittatura cubana, Yoani Sanchez non è seguita da nessuno perchè allora preoccuparsi?
Poi si avventura sui costi che sostiene la Sanchez per inviare i cinguetti su Twitter, anche qui con dati manipolati e fantasiosi. Coma fa il nostro Lamrani, evidentemente a corto di argomenti, ci racconta che i costi sostenuti circa 400 euro al mese sono una cifra che proporzionata a un salario medio europeo, sono insostenibili per cubano, farneticando cifre, si arriva a parlare di decine di migliaia di euro proporzionati ad un europeo. Ancora insiste insinuando dubbi, che qualche forza oscura e nemica del popolo cubano sostiene queste enormi spese, che in realtà non esistono.
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Lamrani dopo aver manipolato un intervista a Yoani Sanchez, ora manipola le spese che sostiene. Veramente senza vergogna.
Ora criticare è una grande cosa, ma perchè manipolare la realtà con fantasiose ricostruzioni, usando la denigrazione come unico mezzo, l' insinuazione come metodo. Perchè Lamrani non critica quello che scrive la Sanchez, sarebbe la cosa più onesta non vi pare?
Comunque visto le enormi spese che sostiene la Sanchez, secondo Lamrani, mi sembra più che giusto che quando richiede una ricarica al telefonino gli venga data, e non come sostiene qualcuno che sia una semplice speculazione..
P.S. consiglio di non inviare ricariche alla Sanchez, se non volete entrare in qualche lista nera del regime cubano..
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Copio e incollo l' articolo di Lamrani uscito su la Jornada giornale Messicano e riportato da Prensa latina.
Discute Salim Lamrani la popolarità di una blogger cubana in Twitter
Messico, 27 feb (Prensa Latina) La supposta popolarità della blogger cubana Yoani Sanchez in Twitter è discussa dal quotidiano messicano La Jornada, poiché la quarta parte dei suoi seguaci nella rete sociale sono account inattivi.
D’accordo con l'articolo “Chi c’è dietro Yoani Sanchez?”, del giornalista Salim Lamrani, circa 50 mila seguaci della Sanchez sono in realtà account fantasma, che creano l'illusione che la blogger goda di una grande notorietà nelle reti sociali.
Dei 214 mila 63 profili del suo account, 27 mila 12 sono vuoti (senza foto) e 20 mila rivestono le caratteristiche di account fantasmi con un'attività inesistente nella rete (da zero a tre messaggi mandati dalla creazione dell’account), afferma Lamrani.
Tra gli account fantasma, aggrega, tre mila 363 non hanno nessun seguace e due mila 897 seguono solo l’account della blogger, mentre alcuni presentano caratteristiche abbastanza strane, non avendo seguaci, e seguendo solo Sanchez ed avere emesso più di due mila messaggi.
Ricorda che la popolarità in questa rete sociale dipende dal numero di seguaci, perché quanto più numerosi sono, maggiore è l'esposizione dell’account, insieme ad esistere una forte correlazione tra il numero di persone seguite e la visibilità.
Secondo Lamrani, l'operazione destinata a creare una popolarità fittizia via Twitter è impossibile da realizzare senza accesso ad Internet, oltre a precisare appoggio tecnologico ed un presupposto conseguente.
Per un esercito di 25 mila seguaci inventati in Twitter si pagano fino a due mila dollari, e per 500 profili utilizzati da 50 persone possono spendersi tra 12 mila e 15 mila dollari, cita Lamrani in uno studio realizzato dal quotidiano.
L'articolo qualifica inoltre come difficilmente credibile la versione della blogger che twittea via sms senza accesso alla web, è un fatto assolutamente impossibile seguire a oltre 80 mila persone, solo per sms od a partire da una connessione settimanale da un hotel.
Secondo Lamrani, la blogger emette una media di 9,3 messaggi al giorno, mentre nel 2011 pubblicò circa 400 messaggi al mese, per quello che, considerando che il prezzo di un messaggio in Cuba è di un peso convertibile (CUC), rappresenta un totale di 400 CUC mensili in quell'attività.
Sanchez spende in Cuba una somma che corrisponde, se fosse francese, a 25 mila euro mensili in Twitter, cioè 300 mila euro annuali. Da dove procedono le risorse necessarie a queste attività?, discute il giornalista.
Quante persone seguono realmente le attività dell'oppositrice cubana nella rete sociale? Chi finanzia la creazione di account fittizi? Con quale obiettivo? Quali sono gli interessi che si nascondono dietro la figura da Yoani Sanchez?, sono altre dei punti interrogativi che espone Lamrani.