Reiver sarà processato a Cuba entro giugno

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bonvys
00martedì 15 gennaio 2013 08:57
Ufficializzato il no all’estradizione
Delitto di Lignano: lo hanno comunicato le autorità dell’Avana ai tre carabinieri rientrati oggi dalla missione: Reiver sarà processato a Cuba entro giugno; Ufficializzato il no all’estradizione.

LIGNANO. Cuba ha deciso di tenersi Reiver e anche di processarlo. Al rientro dall’Avana, ieri sera, dopo cinque giorni trascorsi tra uffici di polizia e palazzi della diplomazia, il capitano Fabio Pasquariello torna alla base con una valigia piena di documenti e informazioni preziose.

A cominciare dalla dichiarazione d’impossibilità di procedere all’estradizione del giovane. Di consegnare cioè l’indagato agli inquirenti italiani, in base all’articolo del trattato tra l’isola caraibica e il nostro Paese relativo all’estradizione dei concittadini cubani. Per quanto informalmente nota, la risposta dell’Avana alla richiesta inviata dalla Procura di Udine subito dopo l’individuazione di Reiver Laborde Rico a Camaguey non era mai stata formalmente ufficializzata. Ora, a consegnarla al procuratore Antonio Biancardi e al sostituto Claudia Danelon sarà proprio il comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri che, a fine settembre, indicarono in Rei e in sua sorella Lisandra i presunti killer del delitto dei coniugi Burgato.

Quello che doveva essere un arresto provvisorio (“Tyson” fu prelevato il 29 settembre), insomma, è destinato a diventare invece l’anticamera al processo. Stando a quanto appreso dai tre carabinieri in missione a Cuba, i tempi della giustizia saranno assai brevi: l’impegno è di trascinare l’indagato davanti al giudice del tribunale supremo della capitale entro il primo semestre dell’anno. E di chiudere il caso nel giro di tre giorni al massimo. Senza rinviare all’infinito le udienze, quindi, e con un’accusa così grave, da rischiare anche la condanna di morte, formalmente ancora in vigore sull’isola. Non meno chiare le intenzioni della Procura friulana. A sua volta decisa a processare Rei, pur se in contumacia, nel giudizio immediato che sarà chiesto a breve per lui e la sorella e a chiedere per entrambi l’ergastolo.
umbertoumbriano
00martedì 15 gennaio 2013 15:49
In Italia sarebbe tornato in libertà al massimo in una decina d'anni, giusto che venga giudicato a Cuba. Adesso non sta a me dire se Cuba ha un sistema giudiziario più "giusto" del nostro ma credo che ai propri cittadini facciano scontare le pene fino in fondo, e di questo ha bisgno questa bestia. O non è così?
bonvys
00martedì 15 gennaio 2013 16:04
Re:
umbertoumbriano, 15/01/2013 15:49:

In Italia sarebbe tornato in libertà al massimo in una decina d'anni, giusto che venga giudicato a Cuba. Adesso non sta a me dire se Cuba ha un sistema giudiziario più "giusto" del nostro ma credo che ai propri cittadini facciano scontare le pene fino in fondo, e di questo ha bisgno questa bestia. O non è così?



Credo che Cuba gli infliggerà una bella pena, con un duplice omicidio si potrebbe beccare anche una "cadena perpetua" oppure un 40 anni senza indulti ne sconti.
Parlando con un mio conoscente cubano nell'ultimo mio viaggio, mi raccontava che per una litigata con un'altro cubano sfociato in una piccola rissa con spintone e caduta finale, si è fatto 3 mesi di carcere a Guantanmo e poi dopo il processo è stato condannato a 18 mesi di domiciliari (domiciliari cubani dove però si può uscire di casa con solo piccole limitazioni sugli orari...).

Se Reiver fosse stato estradato in Italia sarebbe stato meglio per lui....non per nulla la madre gli aveva sempre consigliato di costituirsi e confessare.


ilvecchioeilmare1944
00martedì 15 gennaio 2013 16:43
A Cuba, al di la della massima pena che si applica in casi eccezionali, non esiste più la "cadena perpetua", ma il massimo sono 30 anni di reclusione. Giusto per la precisione...
Gigi..
00martedì 15 gennaio 2013 16:58
Confermo anch'io: Meglio così anche perchè un giorno in qualche Kilo cubano sono come dieci di galera italiana.

E poi ci siamo tolti il rischio di un eventuale risarcimento ai "poveri delinquenti" imposto dall'Europa..... [SM=g7574]



È una condanna da 100mila euro quella arrivata oggi dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Da Strasburgo viene contestata la situazione delle carceri italiane, sostenendo che il sovraffollamento violi l’articolo 3 della Convenzione europea sui diritti umani che vieta la tortura e il trattamento disumano o degradante. All’Italia viene concesso inoltre un solo anno di tempo per adottare una combinazione di misure che possano rimediare alle violazioni segnalate risultanti dal sovraffollamento delle carceri.

A far scattare la pronuncia della Corte sono stati i casi di sette detenuti condannati a scontare pene detentive nelle carceri di Busto Arsizio e Piacenza; questi ultimi hanno infatti denunciato il fatto di aver dovuto condividere con altri due carcerati una cella di 9 metri quadrati e addirittura lamentato la mancanza di acqua calda e illuminazione adeguata.

Il nostro Paese dovrà dunque dare ai sette detenuti la somma di 99600 euro come risarcimento danni morali; in aggiunta a questo dovrà rendere anche 1500 euro ciascuno per risarcire costi e spese sostenute.
[SM=g7574] [SM=g7574]
frontierenews.it/2013/01/strasburgo-condanna-litalia-carceri-affollate-condizioni-d...
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