Re:
Mozart62, 21/03/2012 19.21:
Granma e mesa redonda a parte, la detenzione dei cinque in usa è uno degli errori stupidi della politica usa ed è senz'altro uno dei pretesti più inumani che gli usa offrono al regime castrista per la loro propaganda.
Questi poveri diavoli, colpe o meno a parte, hanno pagato con tanti anni della loro vita le assurde ed ormai anacronistiche "tensioni politiche" fra il gigante usa e la sfortunata (sfortunata perchè sotto una dittatura agevolata in primis dagli usa stessi) cuba.
Sarebbe veramente ora di passare oltre, se non altro per consentire a questi signori di vivere dignitosamente quello che rimane loro da vivere.
A riguardo dei 5 "eroi" ci sarebbe da ragionare molto. I processi e sono stati molti, tra revisioni, ricorsi, mi pare che ci sia ancora in piedi un ulteriore pronunciamento, avvocati diventati milionari, vedi il venezuelano residente negli USA che ora mi sfugge il nome, il tutto con condanne pesanti sempre mantenute. Ora certamente esiste un verdetto giuridico e uno storico. Molto probabilmente quello storico da ragione sia a Mozart che ad Aldo.
Ma i reati sono stati commessi, questi non facevano anti terrorismo, ma hanno fatto abbattere un aereo da turismo che disturbava il regime cubano con volantini e segnava la rotta ai balzeros che scappavano da Cuba, ricordiamo che erano anni dove in quel mare era molto frequentato e molti cubani perirono nel attraversarlo.
Ricordo ancora che gli arrestati furono 10 ( il numero preciso non lo rammento), parte di loro spiegò molto bene di cosa si trattava tutta l' operazione, non proprio eroica e sicuramente non così strategica per la difesa di Cuba.
L' assurda propaganda per questo caso, che poteva concludersi in maniera meno tragica per i 5, ha proprio messo in condizione gli USA a calcare la mano. Non potevano darla vinta a Fidel, trasformarlo nel eroe che riportava a casa gli eroi davanti al popolo cubano, non vi pare?
Dei 5 poveracci a Cuba ora mai non frega più a nessuno, usati come propaganda e per mantenere alta la guardia contro il nemico - usando parole della rivoluzione- .
Ora infatti se veramente dovesse tornare a casa Renè , vediamo che tutta la gran cassa si sta spegnendo, facendo passare la cosa abbastanza sotto traccia come dicevo nel mio scritto precedente. La decisione è di un giudice USA, nessun apparente riconoscimento politico come invece testardamente ha insistito per anni Cuba. Dopo molti anni e la corda tirata all' eccesso ha sgonfiato il caso, in mezzo al disinteresse del popolo cubano.
Fidel, che è sempre stato un grande Lider e trascinatore di folle, ma in questo caso, forse dove i cubani avevano ben altri problemi per la testa, e Fidel pensava di indirizzare l' opinione pubblica verso il nemico, distogliendoli dai problemi quotidiani, ha secondo me fallito, dimostrando che già all' epoca era un lider sul viale del tramonto.