La legge è senz'altro positiva e direi quasi inaspettata.
Come conseguenza, molte ambasciate del primo mondo inaspriranno ulteriormente i "requisiti" per la concessione del visto. Di fatto credo che arriveranno quindi meno cubani e cubane in europa.
Le vere riforme, quelle sul piano economico, le stiamo ancora aspettando.
Dare la possibilità di uscire liberamente è senz'altro positivo e dovuto (anche se in effetti la libertà di viaggio del cubano dipende, ora esclusivamente, dalle ambasciate estere), ma occorre fare in modo di togliere la voglia ed il motivo ai cubani di voler "scappare" od uscire. Occorre dare CONCRETI stimoli e libertà economiche.
Mi parlano di una ulteriore liberalizazione del mercato auto, in modo da "correggere" un poco il mercato dell'usato che è divenuto di fatto folle. Si vorrebbe, si dice, dare a tutti la possibilità senza lettere e limiti di comperare dal concessionario, oltre che nel mercato privato. Qualcuno sa qualcosa a riguardo?
Sul piano economico penso che questa riforma penalizzi le entrate. Si rinuncia a 40 euro mensili per chi sta fuori senza pre, si rinuncia ai 150 del pve e si rinuncia alla mungitura relativa alla carta de invitaciòn presso i consulati cubani.
Forse si recupererà qualcosa con i passaporti che passano da 55 a 100 cuc. Moltissimi, vista la facilità di richiererlo, lo faranno per poter far domanda di visto (senza speranza) in una ambasciata. Si compenseranno così forse i 150 per il pve che vengono a mancare. L'abolizione dei 40 euro mensili per chi sta all'estero sono invece una perdita netta; stringeranno la cinghia i consolati o aumenteranno ulteriormente i prezzi già esosissimi dei vari servizi, legalizzazioni, proroghe, etc.