Mozart62, 08/02/2012 15.13: No, la funzionaria nel mia (nostro) caso non ha applicato nulla di sbagliato. Nel fare l'A2 ha chiesto il passaporto di mia moglie, constatato che aveva il PRE, mi ha fatto il visto valido per 3 mesi. Io chiesi per pura curiosità il motivo del fatto che per il mio visto serviva il passaporto di mia moglie. Ella mi rispose che doveva verificare la presenza o meno del PRE di mia moglie (ci ha anche chiesto dove vivevamo normalmente, ossia se avevamo la residenza in italia) e ed in base a questo rilasciarmi il visto A2. E nel spiegarmelo mi ha detto anche che, avendo mia moglie il PRE, avremmo potuto prolungare il nostro soggiorno sino ad 11 mesi e 29 gg, mentre che se non avesse avuto il PRE, mi avrebbe potuto concedere solo un A2 a scadenza 2 mesi. La funzionaria è stata peraltro gentilissima, paziente ed esauriente nel rispondere alle mie domande (mia moglie è stata ben zitta durante tutto il colloquio). Fra l'altro c'era anche mia suocera con il titolo di proprietà della casa, che non è stato neanche guardato, mentre naturalmente è stato registrato il nome e l'indirizzo di mia suocera dal suo carnet. Non hanno neppure chiesto il certificato di nascita di mia moglie (per verificare la parentela madre-figlia fra mia suocera e mia moglie), e neanche il nostro certificato di matrimonio (che naturalmente avevamo appresso). Probabilmente si fidavano, viso il nostro aspetto assolutamente innocuo e normale.