00 22/03/2012 18:24
Come molte leggende, metropolitane o meno, c'è spesso un fondo di verità.
Il divieto di "accompagnarsi con stranieri" non è una legge, ma delle "resoluciónes" che riguardano in particolare gli appartenenti al Minint, Minfar e gli addetti al turismo. Per loro c' il divieto di frequentare gli stranieri se non per stretti motivi di lavoro. Non ci sono pene specifiche se non quella della perdita del posto di lavoro. Spesso queste norme vengono trasgredite, raramente per gusto del pericolo, più frequentemente col beneplacito degli organismi preposti per sapere cosa potrebbe esserci dietro a "quell'innocuo turista".
I turisti sono, naturalmente a contatto con guide e addette agli uffici turistici dei vari alberghi che quindi, sono le prime "potenziali prede" dei ciuleur, almeno quello alle prime armi a Cuba. Immagino anche che ci possano provare con qualche avvenente poliziotta o doganiera...
C'è poi la legge migratoria che vieta ai cubani di DARE OSPITALITA' agli stranieri se non con regolare licenza di affittacamere. Questo non vuol dire che non possano invitare a casa propria qualche amico, ma non possono dargli alloggio. Attualmente la norma prevede anche per i residenti temporali l'obbligo di abitare e lavorare in strutture "ufficiali" e non in case private. Quindi qualche problemino, almeno teorico c'è...
[Modificato da ilvecchioeilmare1944 22/03/2012 20:57]