00 30/08/2013 09:58
Più o meno concordo.
Il fatto del prestanome si sorpassa agevolmente, con le cooperative, quindi non dovrebbero ( condizionale obbligatorio) più esistere.

Vedere Cuba di oggi sembra pura follia, che qualcosa possa funzionare alla maniera capitalista, ma se è vero che qualcosa sta cambiando, bisogna vedere le cose in prospettiva, secondo me in tempi medio-lunghi, diciamo un lustro, le cose dovrebbero essere mature.
Il rischio c'è, come in ogni affare, quindi bisogna fare il passo giusto, e limitare i danni nel caso vanno male.
Da quello che posso capire io, a Cuba c'è un embrione di classe media, cosa già vista 15 anni fa in Brasile, e questa classe sarà quella che spende, e chiederà sempre di più servizi, e una vita discreta.
Lo Stato cubano fino ad oggi ha fatto una concorrenza sleale verso il privato, è come se noi ci mettiamo a fare concorrenza alla Fiat, cosa impossibile, ci mangia in un solo boccone.
Se si va a toccare il turismo, si parte svantaggiati, tra multinazionali e Stato cubano, o si hanno grossi capitali oppure non si fa nulla. Ma invece lavorare con i cubani, io la prospettiva la vedo. Tanto che i cubani più ricchi stanno investendo molto in questo campo, creando purtroppo anche una sorta di mafia.
Il tutto certamente non è facile, anzi, ma qualcosa io vedo, e se non ci si muove ora, fra un po' sarà tardi.

A Natale, venderò i primi maiali allo Stato, si parla di un assegno di circa 100.000 pesos cubani, praticamente 4.000 cuc. Il tutto in 6 mesi, rinvestire questi denari in altra attività, è l' inizio per creare qualcosa.

Si prova, certo, nessuno ha la sfera di cristallo, e lavorare con lo Stato cubano non è certo facile.
[Modificato da agente bunda 30/08/2013 09:59]