umbertoumbriano, 27/08/2013 08:38:
Mi sembra di averlo raccontato da qualche parte ma in poche parole successe che l'ultimo giorno prioma di partire mi aprii in due un piede su un corallo. Perdevo sangue a fiotti e all'unica farmacia non sapevano che fare. Avrei dovuto correre in paese a 15 km per prendere l'assicurazione e andare all'ospedale, troppo tempo e sbattimento. Così venni accompagnato dalla mia amica a un ambulatorio dove senza raccontare tutta la storia venni ricucito. Io mi sedetti fuori e fu il medico a dirmi di passare avanti alle altre tre o quattro persone che c'erano, le quali acconsentirono vedendo il mio piede. Esperienza traumatica ma tutto andò bene alla fine. Certo riconoscetti al medico il "disturbo" ma mi piace credere che il suo intervento fosse dovuto alla sua deontologia e non a un veloce calcolo di opportunità. E ripeto, mi piace credere che sia così. Poi non so cosa può essere successo nel momento in cui me ne andai.
Questo caso rientra nelle emergenze. Poi sei andato in consultorio mi sembra di aver capito, come dicevo lì sono più liberi, meno controlli e chiaramente il giuramento di Ipocrate ha un suo valore. Ma se ti serviva un ricovero, sicuramente ti avrebbero trasportato in un posto dove ricevono i turisti. Il conto poi ti sarebbe arrivato comodamente a casa o all' uscita del paese. Sperando che dopo la comunicazione non ti serva un altro ricovero per un infarto....
[Modificato da agente bunda 27/08/2013 10:29]