Cuba arrestati giornalisti italiani

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agente bunda
00sabato 29 settembre 2012 11:53
Cuba non si smentisce, la libertà di stampa e il rispetto verso gli operatori del informazione rimane una chimera. Le dittature non si smentiscono mai.

Copio e incollo la notizia.

Arrestati a Cuba quattro inviati italiani
Indagavano sull'omicidio di Lignano
Ilaria Cavo, giornalista Mediaset, il suo operatore Fabio Tricarico, il cronista del Messaggero Veneto, Domenico Pacile e il fotoreporter del Corriere della Sera, Stefano Cavicchi sono stati fermati nella notte dalle autorità locali. Quest'ultimi due sarebbero già stati liberati. Erano sulle tracce di Reiver Laborde Rico, il fratello 24enne di Lisandra, la giovane che ha confessato il delitto dei coniugi avvenuto il 19 agosto.


Cuba: arrestata Ilaria Cavo, giornalista Mediaset
L'AVANA - Una giornalista di Mediaset, Ilaria Cavo, è stata arrestata a Cuba, dove si era recata per realizzare un reportage sul delitto dei coniugi di Lignano Sabbiadoro 1 per il programma Domenica Live. Lo riferisce TgCom24. La Cavo, ha spiegato Claudio Brachino, direttore di Videonews, si trovava insieme a un operatore Mediaset, Fabio Tricarico, a un cronista del Messaggero Veneto, Domenico Pecile e a un fotoreporter del Corriere della Sera, Stefano Cavicchi. Quest'ultimi due sarebbero già stati liberati. A quanto si apprende da fonti del quotidiano diretto da Ferruccio De Bortoli, in particolare, Cavicchi era stato fermato per irregolarità nel visto. Trattenuto per qualche ora, è stato rilasciato già nella notte.

Il fatto è avvenuto ieri sera e la rappresentanza diplomatica italiana è stata immediatamente avvertita. "Ilaria - ha spiegato Brachino - non ha fatto nulla di illegale. Stava tornando a L'Avana, dopo aver realizzato una parte del reportage, quando è stata fermata dalle autorità locali. Ha realizzato interviste assolutamente lecite". La Cavo e gli altri inviati erano sulle tracce di Reiver Laborde Rico, il fratello 24enne di Lisandra, la giovane che ha confessato il delitto di Paolo Burgato e Rosetta Sostero, avvenuto a Lignano Sabbiadoro il 19 agosto scorso. Il giovane è ritenuto dagli inquirenti complice nel delitto. La Cavo, ha spiegato TgCom24, è stata "arrestata per motivi a noi ancora poco chiari".

I reporter italiani erano riusciti ad incontrare e a parlare con Reiver Laborde Rico. Oggi, infatti, Domenico Pecile firma, sul Messaggero Veneto e sul Piccolo, un'intervista al presunto complice di Lisandra nel duplice omicidio di Paolo Burgato e Rosetta Sostero. Questi, secondo quanto riportano i quotidiani, si sarebbe intrattenuto con l'inviato per qualche minuto, per sostenere la propria innocenza. "Io con il delitto non ho nulla a che fare. Non sono scappato a Cuba, ma sono tornato a Cuba perché stava nascendo la mia seconda figlia. Lo avevo detto a tutti, anche alla mia titolare della sala giochi", dichiara Reiver all'inviato. In merito all'arresto della sorella, Lisandra, il giovane afferma: "Mia sorella è stata costretta a dire quelle cose, non c'entriamo nulla. E' opera di gente con le palle". Infine, "la notte del duplice omicidio ero a casa, tranquillo, perché aspettavo di partire".

La Farnesina intanto ha confermato l'arresto. "Siamo in costante contatto con l'ambasciata" spiegano dal ministero degli Esteri, sottolineando come la sede diplomatica italiana stia già lavorando con le autorità locali per chiarire la vicenda. L'ambasciata sarebbe già riuscita a contattare gli italiani arrestati. Sulla vicenda si è mosso anche il Viminale.
agente bunda
00sabato 29 settembre 2012 12:46
Chissà se il Maggiore Sebastiano ne sa qualcosa, visto che il tutto accade a Camaguey [SM=g7576] .

Che storia assurda, veramente Cuba ci fa una figuraccia.

Copio e incollo le ultime notizie.

Sono quattro gli italiani fermati a Cuba durante la realizzazione di un reportage sull’omicidio di Lignano. Oggi alle 15 (ora italiana) l’inviata di Mediaset Ilaria Cavo e il suo operatore Fabio Tricarico saranno processati per direttissima nella città di Camaguey, mentre i giornalisti fermati insieme a loro, il cronista del Messaggero Veneto, Domenico Pecile, e il fotoreporter del Corriere della Sera Stefano Cavicchi, sono già stati rilasciati.

I quattro avevano incontrato Reiver Laborde Rico, fratello 24enne e presunto complice di Lisandra, la giovane che ha confessato gli omicidi di Paolo Burgato e Rosetta Sostero del 19 agosto. Il giovane, secondo quanto appare nell’intervista sul sito del Messaggero Veneto, aveva negato che lui o sua sorella fossero coinvolti nel delitto (“Quella è opera di gente con le palle – aveva detto- lei non ne sarebbe mai stata capace, è stata minacciata”) e aveva detto di essere rientrato a Cuba perché stava per nascere il suo secondo figlio, venuto alla luce il 24 agosto. Claudio Brachino, direttore di Videonews, ha spiegato che Ilaria Cavo stava rientrando all’Avana dopo aver registrato una parte del suo reportage quando è stata fermata. “Non ha fatto nulla di illegale”, ha assicurato Brachino, “ha realizzato interviste assolutamente lecite”. Il motivo degli arresti non è ancora chiaro, anche se a Cavicchi sarebbero state contestate irregolarità nel visto.

Il fotoreporter rilasciato ha riferito a TgCom24 che venerdì mattina un commando di sei persone ha fatto irruzione nella casa di Reiver Labordo Rico in cui avevano realizzato un servizio e ha sequestrato lui e i tre colleghi. “Hanno ripulito le schede del girato fatto dall’operatore di Ilaria Cavo”, ha spiegato.
Gigi..
00sabato 29 settembre 2012 13:33
I cubani han fatto bene a fare questo "operativo" nei confronti dei giornalisti italiani, è risaputo che sono agenti della CIA ed il delitto di Lignano altro non è che una messa in scena (sempre della CIA) per aver la scusa di andare a Camaguey in cerca di un noto "agente segreto" ricercato dall'Interpuzza per le sue continue ed ammorbanti cagate.


OSTREGA !!!!!!

cubaa360gradi
00sabato 29 settembre 2012 14:14
Azz Ilaria Cavo che oltretutto molto moderata, poco invadente e sempre districata molto bene anche in situazioni ancor piu' difficili. [SM=g7561]

Di bene in meglio e ormai un modo di trattare con stampa e media anche neutrali davvero non dissimile a Myanmar o Corea del Nord. [SM=g7561]

E meno che c'e chi dice che le cose stan cambiando in meglio [SM=g7576]
bonvys
00sabato 29 settembre 2012 15:29
Re:
cubaa360gradi, 29/09/2012 14.14:

Azz Ilaria Cavo che oltretutto molto moderata, poco invadente e sempre districata molto bene anche in situazioni ancor piu' difficili. [SM=g7561]

Di bene in meglio e ormai un modo di trattare con stampa e media anche neutrali davvero non dissimile a Myanmar o Corea del Nord. [SM=g7561]

E meno che c'e chi dice che le cose stan cambiando in meglio [SM=g7576]


Bella l'audio intervista di Cavicchi, eccola:

video.corriere.it/cavicchi-ci-contestano-ingresso-visto-turistico/de12ec92-0a24-11e2-a442-48fb...

La cosa che più sorprende lui ( e pure me ) è il fatto che hanno fatto questa bella irruzione in grande stile per arrestare pacifici giornalisti e non un criminale assassino che ha sgozzato come capre due povere persone innocenti!!!

agente bunda
00sabato 29 settembre 2012 15:34
ilvecchioeilmare1944
00sabato 29 settembre 2012 17:56
Non voglio assolutamente entrare nel merito della libertà di stampa e/o di movimento, con me si sfonderebbe una porta aperta, ma più realisticamente bisogna dire che per esercitare il giornalismo a Cuba, bisogna essere accreditati o, venendo dall'estero, si deve essere muniti di visto consolare che autorizza ad esercitare il giornalismo durante il soggiorno. Non lo posso certo assicurare, ma ho il dubbio che nessuno di loro avesse ottenuto il benestare dalle autorità cubane in merito, visti anche i tempi dei fatti avvenuti. E non credo che Ambasciata e Consolato siano stati solerti, nella fattispecie...pertanto credo che "l'arresto" sia stato un semplice "fermo" che (probabilmente) sarà seguito da espulsione per un semplice fatto "burocratico e formale".
Gigi..
00sabato 29 settembre 2012 20:13
Re:
ilvecchioeilmare1944, 29/09/2012 17.56:

Non voglio assolutamente entrare nel merito della libertà di stampa e/o di movimento, con me si sfonderebbe una porta aperta, ma più realisticamente bisogna dire che per esercitare il giornalismo a Cuba, bisogna essere accreditati o, venendo dall'estero, si deve essere muniti di visto consolare che autorizza ad esercitare il giornalismo durante il soggiorno. Non lo posso certo assicurare, ma ho il dubbio che nessuno di loro avesse ottenuto il benestare dalle autorità cubane in merito, visti anche i tempi dei fatti avvenuti. E non credo che Ambasciata e Consolato siano stati solerti, nella fattispecie...pertanto credo che "l'arresto" sia stato un semplice "fermo" che (probabilmente) sarà seguito da espulsione per un semplice fatto "burocratico e formale".




Cosa vuol dire "violazione dello status migratorio"????

Mozart62
00sabato 29 settembre 2012 21:07
E' davvero increscioso equasi incredibile che l'assassino giri liberamente a cuba e non sia stato ancora arrestato. La cosa peraltro mi pare assai strana. Normalmente la polizia ed i magistrati cubani sono assai solerti nel punire chi si macchia di delitti, naturalmente anche se all'estero. Mi pare inverosimile che la magistratura cubana non sia a conoscenza delle vicende avvenute in italia, anche perchè probabilmente già informata ufficialmente dalle autorità italiane, che pare abbiano emesso un mandato di cattura internazionale.

Sempre più incomprensbile il comportamento delle autorità e del regime cubano. Che sia semplice inefficienza? Difficile da credere, anche perchè l'arresto dei 4 giornalisti è avvenuto celermente ed efficientemente, con la solita insulsa scusa del visto turistico che non permette attività giornalistica. [SM=g7521]
Gigi..
00sabato 29 settembre 2012 21:32
Re:
Mozart62, 29/09/2012 21.07:

E' davvero increscioso equasi incredibile che l'assassino giri liberamente a cuba e non sia stato ancora arrestato. La cosa peraltro mi pare assai strana. Normalmente la polizia ed i magistrati cubani sono assai solerti nel punire chi si macchia di delitti, naturalmente anche se all'estero. Mi pare inverosimile che la magistratura cubana non sia a conoscenza delle vicende avvenute in italia, anche perchè probabilmente già informata ufficialmente dalle autorità italiane, che pare abbiano emesso un mandato di cattura internazionale.

Sempre più incomprensbile il comportamento delle autorità e del regime cubano. Che sia semplice inefficienza? Difficile da credere, anche perchè l'arresto dei 4 giornalisti è avvenuto celermente ed efficientemente, con la solita insulsa scusa del visto turistico che non permette attività giornalistica. [SM=g7521]



L'accusa ufficiale è : Violazione dello status migratorio...

bonvys
00domenica 30 settembre 2012 09:35
Re: Re:
Cuba: giornalisti italiani verso L'Avana, saranno espulsi

22:31 29 SET 2012

(AGI) - Roma, 29 set. - E' finita l'udienza amministrativa dell'autorita' migratoria cubana che ha disposto la scorta a L'Avana e l'espulsione dei quattro giornalisti italiani fermati a Cuba per in possesso di visto turistico e non di lavoro. Lo riferisce il sito web del Messaggero Veneto. I reporter Ilaria Cavo, Fabio Tricarico di Mediaset e Domenico Pecile del Messaggero Veneto si erano recati per un'inchiesta sul duplice omicidio di Lignano Sabbiadoro. Insieme a loro il fotografo del Corriere della Sera Stefano Cavicchi.


umbertoumbriano
00domenica 30 settembre 2012 10:17
Re:
ilvecchioeilmare1944, 29/09/2012 17.56:

Non voglio assolutamente entrare nel merito della libertà di stampa e/o di movimento, con me si sfonderebbe una porta aperta, ma più realisticamente bisogna dire che per esercitare il giornalismo a Cuba, bisogna essere accreditati o, venendo dall'estero, si deve essere muniti di visto consolare che autorizza ad esercitare il giornalismo durante il soggiorno. Non lo posso certo assicurare, ma ho il dubbio che nessuno di loro avesse ottenuto il benestare dalle autorità cubane in merito, visti anche i tempi dei fatti avvenuti. E non credo che Ambasciata e Consolato siano stati solerti, nella fattispecie...pertanto credo che "l'arresto" sia stato un semplice "fermo" che (probabilmente) sarà seguito da espulsione per un semplice fatto "burocratico e formale".




Giusto giustissimo, l'ho scritto anche nell'altro post. Qui non bisogna avere le fette di salame sugli occhi e i 4 eroi nostrani hanno commesso una violazione chiarissima: non si va all'estero a fare giornalismo se non viene concesso il visto specifico, sono norme internazionali. In altri paesi li avrebbero gonfiati a sberle. E al di là della palese irregolarità sulla quale non si dovrebbero perdere nemmeno 10 secondi per discuterne, mi piacerebbe sapere quanti soldi sono stati sganciati alla famiglia di Reiver per questo incredibile scoop dei poveri.
umbertoumbriano
00domenica 30 settembre 2012 10:19
Re: Re:
Gigi.., 29/09/2012 20.13:




Cosa vuol dire "violazione dello status migratorio"????





Significa che ogni Nazione stabilisce chi può e chi non può venire a mangiare il gelato nella piazzetta del tuo paese e se tu non rispetti quelle regole hai violato qualche codicillo...
Gigi..
00domenica 30 settembre 2012 10:40
Re: Re: Re:
umbertoumbriano, 30/09/2012 10.19:




Significa che ogni Nazione stabilisce chi può e chi non può venire a mangiare il gelato nella piazzetta del tuo paese e se tu non rispetti quelle regole hai violato qualche codicillo...



Ahhhhhhh.....mi pareva qualcosa del genere...

Sai, non sono abituato a queste imposizioni visto e considerato che qui in Italia vengono cani e porci a fare le loro brave cagate.

Sopratutto porci......
ilvecchioeilmare1944
00domenica 30 settembre 2012 18:25
Come ben dice Umberto, ogni Paese ha le sue leggi, buone o cattive che siano che piacciano o no. I nostri eroi hanno violato lo "status migratorio" che è quello status per cui uno che entra in un Paese con una qualifica o categoria deve attenervisi, se è turista deve fare il turista e non il ficcanaso. Si è poi verificato quello che dicevo: l' "arresto" si è rivelato un semplice fermo in attesa di espulsione. Che poi queste disposizioni siano "ingiuste" o vessatorie è un'altro discorso, purtroppo esistono e a Cuba le fanno rispettare. In Italia invece si accetta anche chi è debole di sfintere...questione di gusti.
Gigi..
00domenica 30 settembre 2012 18:47

In Italia invece si accetta anche chi è debole di sfintere...questione di gusti.



Basta metterci un tappo (nel culo), ed il problema si risolve.

A Cuba (sembra) che il tappo te lo mettano pure in bocca....

ilvecchioeilmare1944
00domenica 30 settembre 2012 21:37
Evidentemente i tappi (posteriori)in Italia perdono, visto che "può venire chiunque a fare le sue cagate...")

Come sempre o non mi leggi attentamente o interpreti a modo molto personale i concetti.
Gigi..
00lunedì 1 ottobre 2012 00:43
Re:
ilvecchioeilmare1944, 30/09/2012 21.37:

Evidentemente i tappi (posteriori)in Italia perdono, visto che "può venire chiunque a fare le sue cagate...")

Come sempre o non mi leggi attentamente o interpreti a modo molto personale i concetti.




o forse ti esprimi in maniera talmente amletica che ci vuole un traduttore per capirti

Coraggio "vecchio" che qui siamo in Italia e le leggi cubane non valgono.

bonvys
00lunedì 1 ottobre 2012 10:26
Copio e incollo un bell'articolo trovato in rete:

"Io, perseguitato a Cuba ma ci vedremo presto a Ferrara"

Il racconto choc di Stefano Cavicchi


La brutta avventura del fotoreporter arrestato ai Caraibi

di Sergio Pesci


Ferrara, 30 settembre 2012 - PER Stefano Cavicchi il cinquantaseienne fotoreporter ferrarese l’avventura, il pericolo fa parte del proprio mestiere, insomma l’adrenalina che corre nelle vene e il tutto per consegnare alle rotative del giornale un servizio fotografico di spessore. Ma oltre all’avventura il rischio è sempre dietro l’angolo anche se l’angolo in questo caso è nella terra di Fidel Castro esattamente Camaguey piccolo paese cubano a 500 chilometri dall’Avana. Qui si trovava con tre altri colleghi: Ilaria Cavo di Mediaset con l’operatore Fabio Tricarico e Domenico Pecile del Messaggero Veneto, per indagare sull’omicidio avvenuto in agosto ai danni della coppia di Lignano Sabbiadoro Paolo Burgato e la moglie Rosetta Sosterio. Avevano appena intervistato Reiver Laborde Rico, 24 anni, cubano accusato insieme alla sorella Lisandra (la quale ha confermato in Italia il delitto) e che appena avvenuto l’omicidio in Veneto si era rifugiato nella propria abitazione nel paese caraibico, dalla moglie e i due figli (la bambina nata proprio ad agosto). Quando, appena dopo aver realizzato il reportage e in procinto di tornarsene all’Avana, sono stati bloccati dalle autorità locali. Qui immediatamente sono scattati i contatti con il consolato italiano a Cuba e la Farnesina ha potuto confermare il fermo dei quattro inviati. Nella tarda mattinata di ieri si è svolto il processo.

Per il fotografo Stefano Cavicchi ferrarese con domicilio in via Ugo Bassi, proprio nella nostra città, e a Milano da 30 anni (dove lavora per il Corsera) sono stati attimi di vera paura.
L’ABBIAMO raggiunto telefonicamente poche ore dopo il fermo nell’Hotel di Camaguey. L’umore è buono e la battuta come sempre non manca.
«Già arrivata la notizia a Ferrara — dichiara con un sorriso il fotoreporter — più veloce della luce. Sto bene e sono qui dopo un interrogatorio di 10 ore in attesa del processo che si svolgerà in tribunale tra alcune ore e qui si decideranno le nostre sorti».
Ma com’è andata, ci risulta un vero blitz militare nei vostri confronti?
«Avevo appena fatto un servizio a Reiver. Ha posato tranquillamente con la moglie e la bimba in salotto, abbiamo parlato in serenità toccando anche il tasto dell’omicidio. Ci ha detto che lui era estraneo e non aveva nessun problema a parlarne quando in casa hanno fatto irruzione sei militari. Dentro di me ho pensato, ora riesco a fotografare in diretta il suo arresto!»
Invece non è andata proprio così…
«Decisamente... Dal pensare mi sono trovato catapultato a terra. Mi hanno perseguitato, preso il cellulare e il materiale fotografico.
Soprattutto la schedina della reflex dove era impresso il prezioso servizio. Interrogati e portati in hotel in attesa del giudizio».
Tracce di una documentazione impossibile da essere resa pubblica dunque?
«Mai dire mai, a son un zingan (in dialetto ferrarese zingaro, ndr) mi sa che se sbagliano un colpo io riesco a portare il burro a Milano. Ora av salut (vi saluto) a sav den a Frara (ci vediamo a Ferrara) a magnar i caplit (a mangiare i capelletti)».
Se questo non è essere fotografi d’assalto...

di Sergio Pesci
bonvys
00lunedì 1 ottobre 2012 10:34
Re:
Ragazzi, faccio notare questa frase:


mi sa che se sbagliano un colpo io riesco a portare il burro a Milano



Il fotoreporter secondo me intende che se hanno fatto una normale formattazzione o cancellato le foto/video dalle schede di memoria non è molto difficile recuperare tutto o quasi di quello che conteneva.
In realtà quando si formatta o cancella una scheda non si cancella niente in maniera definitiva.
Se ai giornalisti sono state ridate le solite memorie secondo me qualche foto/video può saltar fuori!!
Staremo a vedere, sembra che già stasera i giornalisti siano di ritorno in italia.
bonvys
00lunedì 1 ottobre 2012 11:02
Mi viene da ridere!!
Aggiungo inoltre:
non considero certo la polizia ed il minint cubani stupidi, anzi, quando vogliono sanno pure essere molto tecnoligici....ma se a sto giro hanno toppato ed i giornalisti riescono a recuperare foto e video ci sarà da ridere. E' stato fatto tutto sto casino con blitz in grande stile, sequestrate le attrezzature, sono stati espulsi.....ma se recuperano il materiale è stato fatto tutto per nulla!!

Sono molto curioso di vedere come va a finire sta storia! [SM=g7574] [SM=g7574]
ilvecchioeilmare1944
00lunedì 1 ottobre 2012 15:47
o forse ti esprimi in maniera talmente amletica che ci vuole un traduttore per capirti

Coraggio "vecchio" che qui siamo in Italia e le leggi cubane non valgono.




Non mi sembra di essere tanto "ermetico", ma forse avrò dimenticato l'italiano...

In Italia ci siete voi...non io.
cubaa360gradi
00lunedì 1 ottobre 2012 16:23
Su Rai 1 proprio adesso si parla della vicenda
bonvys
00lunedì 1 ottobre 2012 19:16
Rei” preso dalla polizia e portato a L'Avana
Voci da Cuba: “Rei” preso dalla polizia e portato a L'Avana

Reiver Laborde Rico, accusato assieme alla sorella dell'omicidio Burgato, sarebbe stato trasferito nella capitale, dove sarebbe sotto interrogatorio. Intanto sono atterrati a Milano i cronisti fermati

UDINE. Secondo voci sempre più insistenti provenienti dall'isola caraibica, riprese anche da una trasmissione televisiva pomeridiana di Mediaset, Reiver Laborde Rico, ricercato per l'omicidio a Lignano dei coniugi Burgato, sarebbe stato trasferito nella capitale dalla polizia cubana per essere sottoposto ad interrogatorio.

Per il momento, però, non si registrano conferme ufficiali: «Sarà difficile avere una conferma in giornata – ha commentato il capitano del nucleo investigativo dei carabinieri di Udine, Fabio Pasquariello – ma è sicuramente verosimile che le forze dell'ordine locali possano aver preso questa iniziativa. Restiamo anche noi in attesa».

Intanto è atterrato pochi minuti fa a Milano, proveniente da Madrid, il volo con a bordo l'inviato del Messaggero Veneto, Domenico Pecile, e i tre colleghi bloccati dalla polizia dell'isola venerdì dopo l'intervista a Reiver, a Camaguey.

E come volevasi dimostrare le foto iniziano ad uscire fuori...



umbertoumbriano
00lunedì 1 ottobre 2012 19:19
Re: Re:
Gigi.., 01/10/2012 00.43:




o forse ti esprimi in maniera talmente amletica che ci vuole un traduttore per capirti

Coraggio "vecchio" che qui siamo in Italia e le leggi cubane non valgono.





Gigi secondo me sbagli, se faccio certe affermazioni proprio io che compagno non sono...

Il fatto che noi siamo un popolo di capre che si fanno infinocchiare è altra questione. Figurati che per certi versi li invidio a 'sti cubani che sbattono fuori a calci in culo chi non rispetta le regole. Qui si parla di fare i giornalisti (con i miei e tuoi soldi) all'estero in incognito, senza averne l'autorizzazione. La circostanza che a Cuba siano violati i diritti civili, che la gente sia alla famne, che non ci sia libertà e tutto quello che sappiamo, è appunto una circostanza.

I 4 imbecilli che avranno scucito un sacco di soldi per intervistare quel bastardo avrebbero dovuto rispettare le regole. Tutto qui. [SM=g7554]
bonvys
00lunedì 1 ottobre 2012 19:32
Re: Rei” preso dalla polizia e portato a L'Avana
bonvys, 01/10/2012 19.16:



E come volevasi dimostrare le foto iniziano ad uscire fuori...





Azz ma che computer hanno usato per formattare le memorie....forse questo??



Ma sopratutto che tecnico informatico hanno assunto a Camaguey?? Secondo me questo genio non sarebbe nemmeno capace di installare un WIN7 od un OFFICE.. [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574]


ilvecchioeilmare1944
00lunedì 1 ottobre 2012 19:48
Da quel che sembra, visto le notizie che arrivano in Italia, il "nostro" Rei, probabilmente non la passerà proprio liscia nemmeno a Cuba. Come sempre si grida allo scandalo e alla dittatura che non hanno niente a che vedere con leggi e convegni internazionali. Credo che si sia chiarito il "discorso giornalisti" o comunque di "status migratorio" in generale. Adesso ci sono da rispettare i protocolli e gli accordi in materia giuridica, se e quali siano, tra Italia e Cuba. Sempre probabilmente quando le autorità cubane avranno elementi probanti e ufficiali sulle responsabilità penali del fratellino si muoveranno in tal senso. Mentre le hanno solo dai giornali non lo possono fare, alla faccia del Paese in cui non vige uno "stato di diritto". Perchè non si è fatto tutto questo putiferio con Paesi (Giappone, Francia, Brasile, per esempio) che non hanno estradato e nemmeno messo in galera CITTADINI ITALIANI accusati di delitti anche più gravi che la complicità in duplice omicidio? (Freda, Battisti e una sfilza di terroristi accusati di strage, ospiti graditi in Francia, Comunità Europea che ha dato gentile rifugio anche a Ovidio Bompressi). Allora l'obbiettività dove la mettiamo?
Gigi..
00lunedì 1 ottobre 2012 20:52
Re:
ilvecchioeilmare1944, 01/10/2012 19.48:

Da quel che sembra, visto le notizie che arrivano in Italia, il "nostro" Rei, probabilmente non la passerà proprio liscia nemmeno a Cuba. Come sempre si grida allo scandalo e alla dittatura che non hanno niente a che vedere con leggi e convegni internazionali. Credo che si sia chiarito il "discorso giornalisti" o comunque di "status migratorio" in generale. Adesso ci sono da rispettare i protocolli e gli accordi in materia giuridica, se e quali siano, tra Italia e Cuba. Sempre probabilmente quando le autorità cubane avranno elementi probanti e ufficiali sulle responsabilità penali del fratellino si muoveranno in tal senso. Mentre le hanno solo dai giornali non lo possono fare, alla faccia del Paese in cui non vige uno "stato di diritto". Perchè non si è fatto tutto questo putiferio con Paesi (Giappone, Francia, Brasile, per esempio) che non hanno estradato e nemmeno messo in galera CITTADINI ITALIANI accusati di delitti anche più gravi che la complicità in duplice omicidio? (Freda, Battisti e una sfilza di terroristi accusati di strage, ospiti graditi in Francia, Comunità Europea che ha dato gentile rifugio anche a Ovidio Bompressi). Allora l'obbiettività dove la mettiamo?





Sperando di aver interpretato bene e tanto per essere PRECISI:




Franco Freda accusato di aver organizzato la strage di Piazza Fontana, è stato assolto per mancanza di prove dalle corti di appello di Bari e Catanzaro e in via definitiva dalla corte di Cassazione di Roma nel 1987.


Cesare Battisti (Cisterna di Latina, 18 dicembre 1954) è un ex terrorista e scrittore italiano. È stato condannato in contumacia all'ergastolo, con sentenze passate in giudicato, per aver commesso quattro omicidi in concorso durante gli anni di piombo. La prima fase della sua latitanza venne trascorsa in Francia, dove beneficiò a lungo della dottrina Mitterrand. Arrestato in Brasile nel 2007, Battisti è stato detenuto in carcere a Brasilia fino al 9 giugno 2011. Il 31 dicembre 2010 il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva annuncia il rifiuto dell'estradizione in Italia. Della questione viene investita la Corte costituzionale brasiliana che l'8 giugno 2011 rifiuta definitivamente l'estradizione. Battisti dopo la sentenza viene scarcerato, ed è attualmente in libertà.

Ovidio Bompressi (Massa, 16 gennaio 1947) è un attivista italiano. Condannato con sentenza definitiva passata in giudicato per l'omicidio materiale del Commissario Calabresi, fu in seguito graziato per gravi motivi di salute, il 31 maggio 2006 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano


Dal 2000 al 2006 ci furono varie richieste di grazia che furono ostacolate prima dalla brevità della pena scontata e successivamente dalla opposizione del Ministro della Giustizia Roberto Castelli che, rifiutando di controfirmare il provvedimento di grazia, causò un ricorso del Capo dello Stato davanti alla Corte Costituzionale. (La successiva sentenza 200/2006 fu sfavorevole al Ministro della Giustizia). Si arrivò così al provvedimento di clemenza, il 31 maggio 2006, per gravi motivi di salute.

Il quotidiano Repubblica, molto "attento" a queste problematiche scriveva nel 1998 : Ovidio Bompressi sta male, molto male: "Che si faccia qualcosa, prima che si consumi una tragedia. Chi deve decidere ha il dovere di farlo, senza glissare il problema"


Attualmente (2012) il buon Bompressi è vivo e vegeto e si gode la grazia di Napolitano...

Miracoli della medicina.




Un'ultima cosa: premio con il "falcetto d'oro" chi indovinerà di quale parte politica sono o erano Mitterrand, Lula e Napolitano.

Una martellata in testa invece a chi non l'indovina....
bonvys
00lunedì 1 ottobre 2012 21:45
Come volevasi dimostrare:






Gigi..
00lunedì 1 ottobre 2012 23:09
Ma che faccino da bravo ragazzo.....
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