Cuba: no del governo a visto d’uscita per Yoani Sanchez. E’ la diciannovesima volta

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cubaa360gradi
00mercoledì 8 febbraio 2012 09:10
Re:
ilvecchioeilmare, 07/02/2012 21.39:

Allora diciamo che è un'altra delle "stranezze" del personaggio Yoani...non mi risulta che "spesso" i "migranti" riescono a sanare la situazione "por la izquierda"...compresa mia cognata.

Per Mozart, mi sorge un dubbio: ma tu hai provato a richiedere la poroga dopo i primi due mesi?






Aldo

Ne ho esempio qui in casa mia di chi ha sanato la situazione e piu facilmente del previsto e senza tornare in patria e pur di piu' nemmeno sposata con italiano, quantunque caso umano ossia persona anziana e per di piu con problemi di salute mal curata la sulla Isla.
Aver il PRE sulla Isla no vi era stato alcun verso e quando gia' non ci speravo piu' la gentilezza e competenza di funzionari e console di Roma certamente piu' abituati a districarsi in una poco ortodossa jungla burocratica come quella cubana molto di piu'quanto lo sappian far i caballitos in certe di oriente e specie quella di Holguin, e graxie a tali Signori che e' arrivato l'agognato PRE.

Spiegato esaustemente a chi di dovere qui Italia e comprovato da certificati medici che l'anziana signora avendo avuto un paio di piccoli interventi qui da noi e in cura permamente da chi ha rimesso a posto il casino combinato dai medici la sulla Isla in meno di un baleno e partita la richiesta x un PRE che poi arrivato in men che non si dica e con tanto di scuse sia scritte che avoce della rappresentanza diplomatica.
A sentire la console di Roma che si e' fece carico di risolverla ci disse che il Pre l'avrebbe dovuto ottenere gia' alla DIE di Holguin visto poi che a parte i motivi di salute quando ha lasciato l'isola aveva gia piu di 65 anni e invece negatogli quando si presento' a richiederlo e per di piu con modi come se lei andasse a fare la gusana fuori del paese e questo anche funzionari di piu' alto grado in Emigracion dove asserivano che l anziana signora non aveva diritto a un PRE e che tal privilegio era riservato solo a chi si sposa e loro figli minori tuttocio' nonostante la vecchia avesse adirittura rincosegnato pensione, ficoda e quanto altro e nonostante sul passaporto avesse da Ambavana 1 visto x ricongiumento familiare con cittadino italiano ossia la figlia.
Chiaro che in Consolato implica dei costi diversi e che non fanno mai nulla per nulla pero' e' gia' bella soddisfazione sentire gli stessi funzionari del Consolato scusarsi per il mal fatto dei loro colleghi sulla Isla davvero e fu davvero gusto enorme sentir da loro viva voce che sanno benone che la' sull'Isola non son tutti Einstein e per di piu molto svogliati anche nelle prassi piu comuni.
Senza voler far attacchi preconcetti al sistema e alla nomenclatura ma la' sulla Isla nella gran parte dei casi in queste istituzioni si trovano dei veri incapaci o forse volendo essere un po cattivi gente anche un po gelosa di chi lascia il paese e se possono metterti il bastone tra le ruote se ne inventano 100 per di ostacolarti ed in tal modo ti costringono a doverti appigliare a consultorie e avvocati per cosuccie che sono facilmente gestibili da chiunque.Ci sara' di sicuro anche qualcuno scrupoloso e coscenzioso in 1 marea di menefreghisti, incapaci e corrotti ma piu facile nella Capital dove il personale e' piu controllato e forse piu' preparato ma in Oriente tante volte si va in Emigracion e si viene trattati a calci in faccia e culo dal primo caballito semianalfabeta e lacche' di turno ed e' piu facile che venga aiutato in un qualcosa il ns matusa panzuo turista sessuale con corte di jineteras, duenas particolares e choffer al suo seguito che non chi realmente a problemi ben piu seri e di famiglia.

Nel caso di Yoani poi credo che se avesse voluto non ci sa sarebbe nemmeno bisogno di tornare a Cuba a chiedere un PRE perche' essendosi sposata in Suisse gli sarebbe bastato ritornare al Consolato Cubano in Suisse dove gia' di sicuro era stata una volta per richiedere il nullaosta' di matrimonio e se ancora non l aveva fatto trascriver l atto e a quel punto li' riempire la planilla di richiesta x il PRE pagando quei c.a. 200 Cuc e il fatidico foglio lo avrebbe avuto stando in Svizzere senza nemmeno dover tornare a farlo in madre patria.
E credimi ne ho viste a dozzine durante le mie visite al consolato di cubane che chiedevano il PRE nonostante oltrepassati gli undici mesi e ventinove giorni permessogli, il tutto l ho sempre visto finire con ramanzina di chi allo sportello poi arrivo di console o vice che dopo un altra tiritina di orecchie risolvono la questione senza le ragazze tornar sulla Isla e ne ho vista piu di 1 entrar li quasi piangendo e dopo uscire insieme a me sorridente con in mano il comprovante di pagamento in attesa del PRE.
Ho conosciuta anche diversa di gente cubana che uscita da la con un PVE non e' rientrata alla scadenza degli undici mesi e una volta tornati a Cuba e pagata tutta la proroga dovuta e certo non il giorno dopo ma dopo qualche tempo son riusciti di nuovo fuori e magari con un titolo di invito diverso.
Difficilmente i consolati cubani se intravvedono che in qualche modo vai a portargli soldi ti rimandan via senza impinguare le loro casse.

Nel caso della Yoani temo fortemente che il problema sia un altro ossia che non farebbero nemmeno tanta fatica a farla andare fuori pero poi' mi sa che vorrebbero una promessa scritta da parte sua di non rientro cosa che lei a quanto pare da cio che si vede, sente e legge non vuole fare. [SM=g27985]

cubaa360gradi
00mercoledì 8 febbraio 2012 09:17
Re: Re:
umbertoumbriano, 08/02/2012 06.46:




Perchè entrambi i due personaggi sono della stessa pasta caro, e noi stiamo qui a fare ancora delle distinzioni [SM=g27988]




Lascia' perdere Umbe' vah [SM=g27989]

x parlare delle sporcizie del Vaticano e dei suoi accoliti
non basterebbero tre vite intere e di sicuro molto piu c'e
ne sarebbe anche rispetto in merito di quello che gia' facciamo
sui F.lli Barba.

[SM=g27988]
ilvecchioeilmare
00mercoledì 8 febbraio 2012 13:42
Sicuramente ci sono stati dei cambiamenti di "metodologia" nel rilascio dei PRE, come di altre faccende. Anni fa il PRE era gratuito e non si doveva pagare niente per il soggiorno in patria, adesso costa 150 cuc e bisogna pagare dopo i primi 3 mesi. Però con il "metodo vecchio" non lo rilasciavano subito, ma dopo una uscita con carta de invitaciòn e successivo rientro, almeno così è stato nel caso di mia moglie con cui ci siamo sposati a Milano e registrato poi il documento qua. Adesso, causa la mia residenza non ha più diritto al PRE. Il visto matrimoniale è vero che vale 90 giorni, ma è prorrogabile per altri 90 (quindi non sono 2 mesi, ma 3+3).
Adesso (dal 2011) le pratiche vanno tutte svolte nell'ufficio inmigraciòn del "municipio" che per Plaza e Cerro, per esempio, è in calle 17 e J.
Strano comunque che la funzionaria, nel tuo caso, non abbia applicato la norma di legge che (questa si) non è cambiata negli ultimi anni.
Sono veramente sorpreso di quelle "sanatorie" di cui i conoscenti che avevo al consolato di Milano non ne hanno mai parlato né a me né a mia cognata. Le dirò di informarsi bene.
Gli "11 mesi" sono un modo di dire per significare che non si deve passare l'anno...si potrebbe aggiungere 23 ore 59 minuti e 59 secondi...
agente bunda
00mercoledì 8 febbraio 2012 15:00
Noto che quando si parla delle burocrazia cubana, le campane suonano sempre in maniera diversa.

Io sono particolarmente ignorante in materia, ma sono sicuro che TUTTE le persone che ne discutono qui, sono dei veri conoscitori della materia. Uno vive a Cuba, gli altri due sposati con cubane, e pratici d' uffici cubani.

Bene le informazioni molto spesso sono diverse, se non addirittura contrastanti, la cosa mi pone qualche domanda.
Fermo restando che nessuno mente, molto probabilmente a Cuba la burocrazia è fuori controllo - questo lo ha detto anche Raul- non esistono regole precise, le leggi sono fatte male e di difficile comprensione, i funzionari svogliati, che pensano di più alla eventuale propina che risolvere i problemi del cittadino, arrivando al caos più totale. Molto probabilmente qualche Ras di provincia decide Lui come applicare le leggi - succedeva anche durante il fascismo in Italia- dimostrando così il suo potere.

Insomma anche da queste cose si può constatare un paese allo sfascio più totale, dove nemmeno le leggi sono rispettate dagli stessi uffici pubblici, applicate alla carlona, creando confusione su confusione.

Mi rimane da dire , Buon Lavoro Generale Raul.....Ti sei preso una bella eredità... [SM=g27988]
Mozart62
00mercoledì 8 febbraio 2012 15:13
Re:
ilvecchioeilmare, 08/02/2012 13.42:

Sicuramente ci sono stati dei cambiamenti di "metodologia" nel rilascio dei PRE, come di altre faccende. Anni fa il PRE era gratuito e non si doveva pagare niente per il soggiorno in patria, adesso costa 150 cuc e bisogna pagare dopo i primi 3 mesi. Però con il "metodo vecchio" non lo rilasciavano subito, ma dopo una uscita con carta de invitaciòn e successivo rientro, almeno così è stato nel caso di mia moglie con cui ci siamo sposati a Milano e registrato poi il documento qua. Adesso, causa la mia residenza non ha più diritto al PRE. Il visto matrimoniale è vero che vale 90 giorni, ma è prorrogabile per altri 90 (quindi non sono 2 mesi, ma 3+3).
Adesso (dal 2011) le pratiche vanno tutte svolte nell'ufficio inmigraciòn del "municipio" che per Plaza e Cerro, per esempio, è in calle 17 e J.
Strano comunque che la funzionaria, nel tuo caso, non abbia applicato la norma di legge che (questa si) non è cambiata negli ultimi anni.
Sono veramente sorpreso di quelle "sanatorie" di cui i conoscenti che avevo al consolato di Milano non ne hanno mai parlato né a me né a mia cognata. Le dirò di informarsi bene.
Gli "11 mesi" sono un modo di dire per significare che non si deve passare l'anno...si potrebbe aggiungere 23 ore 59 minuti e 59 secondi...





No, la funzionaria nel mia (nostro) caso non ha applicato nulla di sbagliato. Nel fare l'A2 ha chiesto il passaporto di mia moglie, constatato che aveva il PRE, mi ha fatto il visto valido per 3 mesi. Io chiesi per pura curiosità il motivo del fatto che per il mio visto serviva il passaporto di mia moglie. Ella mi rispose che doveva verificare la presenza o meno del PRE di mia moglie (ci ha anche chiesto dove vivevamo normalmente, ossia se avevamo la residenza in italia) e ed in base a questo rilasciarmi il visto A2. E nel spiegarmelo mi ha detto anche che, avendo mia moglie il PRE, avremmo potuto prolungare il nostro soggiorno sino ad 11 mesi e 29 gg, mentre che se non avesse avuto il PRE, mi avrebbe potuto concedere solo un A2 a scadenza 2 mesi. La funzionaria è stata peraltro gentilissima, paziente ed esauriente nel rispondere alle mie domande (mia moglie è stata ben zitta durante tutto il colloquio).
Fra l'altro c'era anche mia suocera con il titolo di proprietà della casa, che non è stato neanche guardato, mentre naturalmente è stato registrato il nome e l'indirizzo di mia suocera dal suo carnet.
Non hanno neppure chiesto il certificato di nascita di mia moglie (per verificare la parentela madre-figlia fra mia suocera e mia moglie), e neanche il nostro certificato di matrimonio (che naturalmente avevamo appresso). Probabilmente si fidavano, viso il nostro aspetto assolutamente innocuo e normale.
cubaa360gradi
00mercoledì 8 febbraio 2012 15:22
Re:
ilvecchioeilmare, 08/02/2012 13.42:


Sono veramente sorpreso di quelle "sanatorie" di cui i conoscenti che avevo al consolato di Milano non ne hanno mai parlato né a me né a mia cognata. Le dirò di informarsi bene.
Gli "11 mesi" sono un modo di dire per significare che non si deve passare l'anno...si potrebbe aggiungere 23 ore 59 minuti e 59 secondi...



Buongiorno Aldo

Al Consolato di Milano vi son ora persone gentilissime e amabilissime persone forse ancor + che in passato.
In particolare parlo del Preg.Mo Console Sig. Vidal e del suo staff davvero solerti nel rispondere a telefoni, e-mail ma anche di persona per qualsiasi cosa si abbia bisogno ma anche nell'informare chi non di competenza della loro sede.
Tra l'altro questo vento nuovo introdotto da Vidal a Milano ho avuto modo di riscontrarlo di persona anche a Roma che e' competente per le pratiche dei miei cubani visto che chi risiede da Bologna in giu' e' cosa loro.
Forse tal miglioramenti o perche' cambiata la squadra e sentito da piu' campane che quella di prima aveva messo mani in pasta in un qualcosa di non spettante a loro e quindi rimandati in castigo a casa in blocco ma forse anche perche' e' dimuito enormemente il flusso di tanti visitatori giornalieri che prima gravitava su tal sede e ho notato con vero piacere un modus nuovo di lavorare e una gentilezza ben differenti e maggiore rispetto ad altri tempi.
Per di piu c'e anche da riconoscergli che hanno snellito l'iter di certe pratiche ossia una volta che si e' andati giu' una 1 volta a presentare i documenti dopo il tempo necessario alla loro vidimazione si puo ritirarli presso il ns. capoluogo di regione da persona loro delegato e il tutto solo con un piccola commissione che comunque non e' mai come un viaggio a Roma. Oppure nel caso di Milano ho sentito che fanno quasi tutte le pratiche per corriere senza che uno proprio muova il sedere di casa.

Pero' si ha come impressione che certe particolari normative in tanti casi loro nonostante tanta buona volonta' e diponibilita' le ricevino o percepiscano male e con grandi ritardi o proprio per nulla anche se la professionalita' e onesta' morale di sicuro cento volte maggiore dei tanti cabalitos di piantone nelle DIE cubane.

L'esempio specifico l ho fatto pochi post sopra ossia riguardola Visa Familiar che sarebbe stata abolita da mesi e mesi e di cui loro fino a al tempo delle feste natalizie non se sapevan nulla o almeno cosi mi risposero per mail proprio dalla e-mail dello stesso console. E tutto questo quando invece c'era gente che in quel momento da Cuba asseriva con estrema certezza e decisione che le Emigracion Cubane gia' davano sicuro e scontato la nn + necessirieta' di tale Visa a chi sposato e accompagnato la da cubano/a. Non voglio nemmeno mettere in dubbio la certezza delle asserzioni di uno che ti dice che pochi minuti prima e' uscito da una DIE cubana con tali risposte pero' a questo punto a chi credere? A chi remunerato e onorificiato piu che dignitosamente nello svolgimento del proprio lavoro o chi su pagine Web pare che nemmeno tanto erroneamente sbandiera nuove disposizione messe da DIE cubane di cui addetti consolari pero' non ne sanno un bel nulla?
Per quanto riguarda il PRE invece almeno quando mi son sposato io e son passati 7 anni la persona che si sposava in Italia arrivata qui con PVE non aveva nessun problema a riceverlo senza tornare in patria anche se sfiorati gli 11 mesi e 29 giorni unica cosa che ho notato su cui eran pignoli davvero " il matrimonio italiano doveva essere entro quei termini trascritto presso la loro sede se poi la presentazione della richiesta del PRE uno/a ritardava un po' notai che nel piu dei casi la faccenda finiva sempre a tarallucci e vino, magari dopo 1 bella manfrina inziale e con il pagamento di tutti i mesi di proroga con annessi chiaramente anche quelli oltre gli 11 mesi e 29 giorni dopo il primo.
Guardavo ora tra le mie cose e ho accertato che quando mia moglie fece richiesta del PRE pago' un comprovante di 80 € a la Solecitud del PRE e altri 25 € sette mesi dopo alla consegna, pero' son gia passati 6 anni e di sicuro costera' adesso qualcosina in piu'.

[SM=g27987]



Mozart62
00mercoledì 8 febbraio 2012 15:23
Re: Re:
Mozart62, 08/02/2012 15.13:





No, la funzionaria nel mia (nostro) caso non ha applicato nulla di sbagliato. Nel fare l'A2 ha chiesto il passaporto di mia moglie, constatato che aveva il PRE, mi ha fatto il visto valido per 3 mesi. Io chiesi per pura curiosità il motivo del fatto che per il mio visto serviva il passaporto di mia moglie. Ella mi rispose che doveva verificare la presenza o meno del PRE di mia moglie (ci ha anche chiesto dove vivevamo normalmente, ossia se avevamo la residenza in italia) e ed in base a questo rilasciarmi il visto A2. E nel spiegarmelo mi ha detto anche che, avendo mia moglie il PRE, avremmo potuto prolungare il nostro soggiorno sino ad 11 mesi e 29 gg, mentre che se non avesse avuto il PRE, mi avrebbe potuto concedere solo un A2 a scadenza 2 mesi. La funzionaria è stata peraltro gentilissima, paziente ed esauriente nel rispondere alle mie domande (mia moglie è stata ben zitta durante tutto il colloquio).
Fra l'altro c'era anche mia suocera con il titolo di proprietà della casa, che non è stato neanche guardato, mentre naturalmente è stato registrato il nome e l'indirizzo di mia suocera dal suo carnet.
Non hanno neppure chiesto il certificato di nascita di mia moglie (per verificare la parentela madre-figlia fra mia suocera e mia moglie), e neanche il nostro certificato di matrimonio (che naturalmente avevamo appresso). Probabilmente si fidavano, viso il nostro aspetto assolutamente innocuo e normale.



Non credo che in epoca precedente i requisiti per il ralscio del PRE fossero differenti. E' vero, e me lo hanno confermato in molti, si è velocizzato il tempo necessario per averlo a partire dalla domanda.

Tua moglie è uscita con PVE probabilmente perchè non aveva i requisiti per ottenere il PRE, ossia non era ancora sposata con te, infatti avevi detto che vi siete sposati in italia. Uno dei status che danno diritto al PRE è infatti quello di essere sposato con cittadino straniero residente fuori da cuba.
Mia moglie era già sposata con me e quindi le hanno dato il PRE, se non lo fosse ancora stato, probabilmente le avrebbero dato solo il PVE e avrebbe dovuto tornare per chiedere il PRE dopo sposata.

Mozart62
00mercoledì 8 febbraio 2012 15:31
@Cuba360

Perdendomi nei meandri del tuo linguaggio forbito, non ho ancora capito con chiarezza chi dice cosa riguardo al visto famigliare.

In buona sostanza il consolato dice che serve o non serve? A cuba (DIE orientali) dicono che serve o non serve?

Che il consolato dica che serve lo capisco dal momento che l'A2 si può fare anche in consolato al costo di 55 e rotti euri.
Il problema è che tale visto va poi in ogni caso "vidimato" all'ufficio stranieri a cuba, pagando lo stesso i 40 CUC. Quindi non lo fa nessuno, in quanto naturalmente nessuno preferisce pagare 25 Euro (visto turistico) + 40 CUC (visto A2), piuttosto che 55 euro + 40 cuc.
cubaa360gradi
00mercoledì 8 febbraio 2012 15:36
Re:
Mozart62, 08/02/2012 15.31:

@Cuba360

Perdendomi nei meandri del tuo linguaggio forbito, non ho ancora capito con chiarezza chi dice cosa riguardo al visto famigliare.

In buona sostanza il consolato dice che serve o non serve? A cuba (DIE orientali) dicono che serve o non serve?

Che il consolato dica che serve lo capisco dal momento che l'A2 si può fare anche in consolato al costo di 60 e rotti euri.
Il problema è che tale visto va poi in ogni caso "vidimato" all'ufficio stranieri a cuba, pagando lo stesso i 40 CUC. Quindi non lo fa nessuno, in quanto naturalmente nessuno preferisce pagare 25 Euro (visto turistico) + 40 CUC (visto A2), piuttosto che 50 euro + 40 cuc.




In parole povere fino a un paio di mesi fa' x i consolati cubani in terra nostrana nulla era cambiato ossia serviva sempre l A2 mentre le
DIE cubane dicevano il contrario.

chi andava la sulla Isla gia'prima di Natale invece dalle DIE cubane gli veniva detto che chi a Cuba con il proprio/a compagno cubano non e' piu' in obbligo del produrre la Visa A2 e basta aver con se dietro un certificato di matrimonio cubano da mostrare in aeroporto.
Anzi voglio esser ancora piu perspicace, a sentire qualche nostrano amministratore di forum che passa diversi mesi l'anno la sull'Isola
ma anche qualche alto graduato cubano che conosciamo abbastanza bene parrebbe che chi provvisto di certificato di matrimonio non debba andare piu' a rompersi gli zibidei in Emigracion per cambi di visti


Son daccordo con te che magari le sedi consolare fanno orecchie da
mercanti pur di non perdere quelle entrate che chi poco avvezzo e a
conoscenza della cosa invece attua da qui. [SM=g27987]

Son stato chiaro adesso? [SM=g27988]

cubaa360gradi
00mercoledì 8 febbraio 2012 16:04
Re: Re:
Mozart62, 08/02/2012 15.13:





No, la funzionaria nel mia (nostro) caso non ha applicato nulla di sbagliato. Nel fare l'A2 ha chiesto il passaporto di mia moglie, constatato che aveva il PRE, mi ha fatto il visto valido per 3 mesi. Io chiesi per pura curiosità il motivo del fatto che per il mio visto serviva il passaporto di mia moglie. Ella mi rispose che doveva verificare la presenza o meno del PRE di mia moglie (ci ha anche chiesto dove vivevamo normalmente, ossia se avevamo la residenza in italia) e ed in base a questo rilasciarmi il visto A2. E nel spiegarmelo mi ha detto anche che, avendo mia moglie il PRE, avremmo potuto prolungare il nostro soggiorno sino ad 11 mesi e 29 gg, mentre che se non avesse avuto il PRE, mi avrebbe potuto concedere solo un A2 a scadenza 2 mesi. La funzionaria è stata peraltro gentilissima, paziente ed esauriente nel rispondere alle mie domande (mia moglie è stata ben zitta durante tutto il colloquio).
Fra l'altro c'era anche mia suocera con il titolo di proprietà della casa, che non è stato neanche guardato, mentre naturalmente è stato registrato il nome e l'indirizzo di mia suocera dal suo carnet.
Non hanno neppure chiesto il certificato di nascita di mia moglie (per verificare la parentela madre-figlia fra mia suocera e mia moglie), e neanche il nostro certificato di matrimonio (che naturalmente avevamo appresso). Probabilmente si fidavano, viso il nostro aspetto assolutamente innocuo e normale.



Idem con patate [SM=g28002]

Stesso iter tale e quale quello di Mozart passato da me alla DIE di Holguin circa un anno fa. Nel mio caso mi diedero un A2 di ulteriori 2 mesi perche avevo gia trascorso il primo con un visa turistico e mi ricordo bene che al cambio di Visa vollero vedere i comprovanti di dove avevo passato il 1 mese e averiguarono inoltre se provvisto di una assicurazione medica valida x 3 mesi.
Di proprieta' di casa, suoceri, cognati e certificati di nascita di mia moglie oppure di matrimonio nessuna richiesta ma tanto han gia' tutto quel che gli serve dentro la computadora. [SM=g27988]

Ricordo adesso che cosi' per gioco il graduato al cambio di
Visa si diverti' mostrandomi che nel pc vi eran annotato tutte
le casas particolar che avevo frequentato 8 anni prima quando
ancora scapolo e di cui ora sorridendo mi faceva notare non ne
avessi piu di bisogno [SM=g27987]

cubaa360gradi
00mercoledì 8 febbraio 2012 16:31
Re: Re:
Mozart62, 08/02/2012 15.13:



No, la funzionaria nel mia (nostro) caso non ha applicato nulla di sbagliato. Nel fare l'A2 ha chiesto il passaporto di mia moglie, constatato che aveva il PRE, mi ha fatto il visto valido per 3 mesi. Io chiesi per pura curiosità il motivo del fatto che per il mio visto serviva il passaporto di mia moglie. Ella mi rispose che doveva verificare la presenza o meno del PRE di mia moglie (ci ha anche chiesto dove vivevamo normalmente, ossia se avevamo la residenza in italia) e ed in base a questo rilasciarmi il visto A2. E nel spiegarmelo mi ha detto anche che, avendo mia moglie il PRE, avremmo potuto prolungare il nostro soggiorno sino ad 11 mesi e 29 gg, mentre che se non avesse avuto il PRE, mi avrebbe potuto concedere solo un A2 a scadenza 2 mesi. La funzionaria è stata peraltro gentilissima, paziente ed esauriente nel rispondere alle mie domande (mia moglie è stata ben zitta durante tutto il colloquio).
Fra l'altro c'era anche mia suocera con il titolo di proprietà della casa, che non è stato neanche guardato, mentre naturalmente è stato registrato il nome e l'indirizzo di mia suocera dal suo carnet.
Non hanno neppure chiesto il certificato di nascita di mia moglie (per verificare la parentela madre-figlia fra mia suocera e mia moglie), e neanche il nostro certificato di matrimonio (che naturalmente avevamo appresso). Probabilmente si fidavano, viso il nostro aspetto assolutamente innocuo e normale.




Idem con patate [SM=g27987]

Stesso iter piu' o meno tale e quale quello di Mozart passato da me alla DIE di Holguin circa un anno fa. Nel caso mio per esser ancora piu precisi mi diedero un A2 di ulteriori 2 mesi perche avevo gia trascorso il primo con un visa turistico e mi ricordo bene che al cambio di Visa vollero vedere i comprovanti di dove avevo passato il 1 mese , unica cosa che averiguarono con una certa attenzione se fossi provvisto di una assicurazione medica valida x 3 mesi.

Di proprieta' di casa sia che di suoceri o cognati, certificati di nascita o matrimonio nada e nemmeno la presenza fisica di mia moglie in quel momento all'Habana, a loro basto' vedere dai loro terminali che era entrata un mese prima insieme a me e non usicita dal paese e parte questo nessuna ulteriore richiesta tanto piu o meno quel che serve a loro e gia' dentro il computer.

Per essere ancor piu'precisi ricordo dopo averne sfanculata ben bene una in verde che sosteneva che non mi spettasse la A2 poiche' mia moglie rientrata senza aver aggiornato la proroga biennale del suo passaporto e dopo essermi fatto spiegare bene la cosa in Consultoria ossia che tal proroga poteva benissimo esser fatta anche l'ultimo die prima della ripartita ma che pero' x richiedere un A2 tal passaporto doveva esser in ordine.Ritornato in Die a proroga effettuata un piu' simpatico funzionario sopravvenuto mentre faceva il cambio Visa si diverti a farmi notare che dal mio primo viaggio a Cuba fino a quel momento loro erano a conoscenza di qualsiasi casa avessi frequentato in passato e ridendo mi disse che da quando sposato pero' non ero piu' un buon introito per los duenos de casas

[SM=g27987]

ilvecchioeilmare
00mercoledì 8 febbraio 2012 18:29
Ragazzi, mi sa che ha ragione Bunda...evidentemente le norme da La Habana a Holguin ai consolati all'estero, hanno una differente applicazione. Io ormai sono quasi due anni che sono tornato in possesso della residenza, ma prima potevo stare qua 180 giorni, tanto è vero che sono dovuto uscire dal Paese a fine Novembre 2009 essendovi entrato a fine Maggio. Quindi ero qua con una Visa A-2 coniugale. Nei miei viaggi precedenti di vacanze, che duravano, ovviamente molto meno, mi hanno sempre detto che potevo rimanere per i 180 giorni rilasciati dal consolato + altri 180 di proroga da richiedere in loco. Adesso c'è qua il mio amico nelle stesse condizioni...quindi.... a questo punto W Bunda.
Nel caso del PRE, mia moglie lo ha ottenuto nel 1998, quando abbiamo formalizzato un'unione di fatto di diversi anni, stando in Italia. Ha dovuto, in un viaggio di vacanze utilizzato per registrare il matrimonio, chiedere a "inmigraciòn" e le hanno detto che doveva comunque ancora uscire con carta di invitaciòn per l'ultima volta e POI le avrebbero rilasciato il PRE. All'epoca il PRE non veniva rilasciato dai consolati all'estero ed era completamente GRATUITO.
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